Tessera di partito, può essere portata in detrazione?

BTP

La tessera di partito esprimo l’appartenenza sotto una bandiera politica per condivisione di ideali. Ma il costo pagato può essere portato in detrazione?

Tessera di partito, cos’è?

I cittadini hanno la possibilità di partecipare alla vita politica italiana. La partecipazione si può esprimere sia al momento delle elezioni, ma anche attraverso l’appartenenza a gruppi organizzati come i partiti. Il tesseramento al partito vuol dire iscriversi ad esso. Di solito le iscrizioni possono farsi recandosi direttamente nella sede più vicina del partito oppure online.

Tuttavia in tutti i casi si tratta di compilare un modulo prestampato che contiene le generalità del nuovo iscritto, accettando così tutte le condizioni del regolamento e dello statuto del partito. L’iscrizione prevede il pagamento di una quota di iscrizione (in genere, pari a circa dieci euro) che andrà poi rinnovata ogni anno.  Ma non si esclude la possibilità di poter fare dei versamenti di somme più elevate.

Tessera di partito, può essere considerata erogazione liberale?

Di recente un cittadino ha chiesto all’Agenzia delle Entrate una domanda in merito proprio alle tessere di partito. “La quota di tesseramento versata a un partito politico può essere intesa come erogazione liberale?”. La risposta da parte dell’Agenzia delle Entrate non è tardata ad arrivare.

“La somma versata a un partito o a un movimento politico per il tesseramento o per la quota associativa non può essere assimilata a un’erogazione liberale in denaro, la quale deve intendersi alla stregua di una donazione effettuata senza alcuna controprestazione. Al contrario, il versamento per il tesseramento viene effettuato a fronte del diritto di manifestare l’appartenenza al partito nonché di partecipare alle vicende dell’associazione. Pertanto, il versamento effettuato per il tesseramento non rientra tra le ipotesi che danno diritto alla detrazione” (circolare n. 24/2004).

Quindi le tessere di partito non sono detraibili fiscalmente. Il versamento effettuato per il tesseramento a un partito politico non dà diritto ad alcuna detrazione d’imposta, poiché non può essere assimilato a un’erogazione liberale in denaro. Le erogazioni liberali devono essere donazioni effettuate senza alcuna controprestazione, mentre il tesseramento comporta il diritto di partecipare alle attività del partito.

Una precisazione sulle donazione liberali

E’ possibile beneficiare di una detrazione IRPEF del 26% per le erogazioni liberali in denaro effettuate a favore di partiti politici iscritti nella sezione I del Registro nazionale, per importi compresi tra 30 e 30.000 euro annui. Queste donazioni devono essere effettuate tramite strumenti di pagamento tracciabili, come bonifico bancario o postale, carte di credito o debito, assegni bancari o circolari.

Pertanto, se si desidera sostenere un partito politico e ottenere una detrazione fiscale, è consigliabile effettuare una donazione liberale specificando la causale appropriata, ad esempio “erogazione liberale ai sensi dell’art. 11 del D.L. 149/2013“.

 

Informazioni su Francesca Cavaleri 1750 Articoli
Nella vita sono una piccola imprenditrice nel settore immobiliare. Ho una laurea con specializzazione in Economia e direzione aziendale, ottenuta presso la facoltà di Catania con il massimo dei voti. Mi piace scrivere articoli online, per questo ho avviato da circa 4 anni vari progetti portati a termine con successo. Il saper comunicare credo che sia un'arma vincente. Amo la mia terra, il sole, il mare, la mia famiglia e gli animali. La vita è troppo breve pertanto cerco di viverla nel migliore dei modi.