
Pasqua e Pasquetta 2025 sono arrivate portando con se diverse spese per gli italiani. Tra menu della tradizione e viaggi, facciamo il punto della situazione.
Pasqua e Pasquetta 2025, i consumi per gli italiani
Oggi è Pasqua la festa cristiana che commemora la resurrezione di Gesù Cristo. E come tutti le feste è motivo per le famiglie di riunirsi e trovare un po’ di serenità. Quest’anno l‘80% degli italiani ha scelto di celebrare la Pasqua a casa o presso parenti e amici. Si stima una spesa media di 82 euro a famiglia, in aumento del 9% rispetto al 2024. Circa 6,5 milioni di persone hanno optato per il pranzo al ristorante, generando una spesa complessiva di 400 milioni di euro.
E subito dopo la Pasquetta dove gli italiani preferiscono passarla con una gita fuori porta. Tuttavia quest’anno, la Pasquetta si unisce subito alla festività del 25 aprile (la Liberazione) così con soli due giorni di ferie si può godere di una settimana intera di vacanza. Molti turisti hanno scelto l’Italia per passare le proprie vacanze. Molto gettonate le mese si montagna. Sulle Dolomiti si scia ancora nei comprensori di Plan de Corones e 3 Cime, aperti fino a Pasquetta. Firenze e Roma si confermano mete gettonatissime, con la Capitale presa d’assalto anche dai pellegrini del Giubileo. Napoli accoglie i visitatori con il suo mix di cultura, folklore e gastronomia. Lunghe file davanti a musei e siti d’arte, come la Cappella degli Scrovegni a Padova, dove il ciclo di affreschi di Giotto incanta il pubblico.
Pasqua e Pasquetta 2025, le spese per i pranzi
I prezzi dei prodotti alimentari tradizionali hanno subito aumenti significativi. Il burro è aumentato del 19,7%, il caffè macinato del 19,5%, e le bevande analcoliche del 7,9%. Le uova di cioccolato e le colombe pasquali hanno registrato rincari a doppia cifra, con alcune colombe che hanno superato gli 80 euro al chilo. I dolci risentono molto dell’aumento del prezzo del cacao. Ad esempio le uova di fascia più alta per adulti, con cioccolato al latte o fondente e un peso tra i 320 e i 365 grammi, arrivano a superare i 18 euro al pezzo, con incrementi superiori al 33% rispetto ai listini del 2023. Va meglio, si fa per dire, per i prodotti destinati ai bambini: i prezzi delle uova legate a cartoni animati, giochi, personaggi famosi, serie tv, ecc., aumentano in media del +16,7% rispetto allo scorso anno, rileva il Codacons.
Mentre i menù sembrano rispecchiare i gusti della tradizione. Sulle tavole degli italiani ci saranno agnello e capretto (due tavole su tre), pesce sulla tavola del Venerdì Santo. Una cosa è certa: a tavola, dichiara Coldiretti, vincono i menu della tradizione con le uova grandi protagoniste: gli italiani ne consumeranno circa trecento milioni, sode o nelle ricette tipiche delle varie regioni.
I menù della tradizione italiana
Al Centro Italia troviamo la pizza di formaggio marchigiana e umbra, soffice e arricchita con formaggi e uova, e il fiadone abruzzese, rustico salato con formaggio e uova. Mentre al Sud, in Campania spicca il casatiello, un pane ripieno di salumi e uova sode incastonate nell’impasto, mentre in Puglia e in Calabria si preparano dolci come scarcelle e cudduraci, decorati con uova intere. Infine al Nord – continua Coldiretti –, la Liguria propone la famosa torta pasqualina, una torta salata con verdure, ricotta e uova intere nel ripieno. Infine, nelle Isole troviamo le pardulas sarde, dolci di ricotta e uova, e le cuddura cu l’ova siciliane, biscotti decorati con uova sode, simbolo di augurio e rinascita.