Dazi USA 2025: Impatti e Rischi per l’Italia, una breve analisi

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Dazi USA 2025 sono la preoccupazione sui mercati economici e finanziari. Gli operatori non sembrano dare fiducia alle borse, ma cosa sta succedendo?

Dazi USA 2025, cosa sono?

Un dazio è un’imposta applicata alle importazioni di merci da un paese all’altro, che fa aumentare il costo di una merce e ne riduce la competitività. Nel 2025, l’amministrazione statunitense, guidata dal Presidente Trump, ha introdotto nuovi dazi sulle importazioni, a favore della propria economia. Così facendo però sta colpendo anche l’Italia. Queste misure protezionistiche hanno sollevato preoccupazioni riguardo alle ripercussioni sull’economia italiana, in particolare sull’export e su settori chiave del Made in Italy. Tanto che l’Unione Europea sta attuando delle politiche di contrasto contro i prodotti americani.

A dire il vero gli Stati Uniti sono uno dei principali mercati di sbocco per le esportazioni italiane. Nel 2024, l’export di manufatti italiani verso gli USA ha raggiunto 64,2 miliardi di euro, confermando un’incidenza vicina all’11% osservata nel 2023 . Ma l‘introduzione dei dazi potrebbe compromettere questa tendenza positiva, rendendo i prodotti italiani meno competitivi sul mercato americano. In altre parole costano di più rispetto e quindi il consumatore finale ne potrebbe contrarre la domanda.

Dazi USA 2025, i settori più a rischio

Diversi settori del Made in Italy sono particolarmente esposti agli effetti dei nuovi dazi:

  • Agroalimentare: il comparto agroalimentare, che include vino, olio e formaggi, è tra i più colpiti. I dazi potrebbero causare rincari per 1,6 miliardi di euro sui consumatori statunitensi, determinando un calo delle vendite e favorendo la diffusione del fenomeno dell’Italian Sounding;

  • Macchinari e Meccanica: con un export annuo di 13 miliardi di euro, questo settore rischia una contrazione significativa delle vendite negli USA.

  • Farmaceutica: anche il settore farmaceutico, con un valore di esportazioni simile, potrebbe subire ripercussioni negative.

  • Automotive: i dazi su auto e componenti potrebbero influenzare negativamente le esportazioni italiane in questo settore.

Grande preoccupazione per il settore agroalimentare, è legato al fenomeno dell’Italian sounding. Con questa espressione si fa riferimento al fenomeno di commercializzazione di prodotti non italiani, ma che utilizzano nomi, immagini, loghi, coloro e riferimenti geografiche che ricordano l’Italia per ingannare i consumatori e quindi far credere che siano italiani. 

Prospettive e strategie

Per mitigare gli effetti negativi dei dazi sono già a lavoro i Governi di tutta l’Unione Europea. Ma le imprese italiane potrebbero considerare strategie di diversificazione dei mercati di esportazione, investimenti in innovazione e qualità dei prodotti, nonché la ricerca di accordi bilaterali alternativi.

A livello istituzionale, è fondamentale un dialogo costruttivo tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti per trovare soluzioni condivise e sostenibili nel lungo termine. In conclusione, i dazi introdotti dagli Stati Uniti nel 2025 rappresentano una sfida significativa per l’economia italiana. È essenziale adottare misure proattive per affrontare le nuove dinamiche del commercio internazionale e salvaguardare la competitività del Made in Italy.

 

 

 

Informazioni su Francesca Cavaleri 1761 Articoli
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