
La Commissione europea ha avviato nei confronti dell’Italia una procedura d’infrazione legata alla recente normativa sull’etichettatura dei prodotti. In particolare sono sotto accusa le etichette dei prodotti caratterizzati da shrinkflation.
Shrinkflation, cos’è?
Questa parola inglese, nata dalla fusione dal verbo shrink (stringere) e dal sostantivo inflation (inflazione), indica la pratica di ridurre la quantità o la qualità di un prodotto mantenendone invariato il prezzo. L’esempio è semplice, tutti hanno notato che per molti prodotti le dimensioni sono ridotte, ad esempio si possono notare merendine più piccole rispetto al passato, il prezzo però è rimasto uguale, si tratta di una pratica commerciale scorretta perché spesso gli acquirenti non si rendono conto che stanno effettivamente pagando di più per il prodotto visto che è ridotta la quantità.
L’talia è accusata di aver violato le norme Ue sulla libera circolazione delle merci introducendo l’etichetta obbligatoria per indicare i prodotti colpiti dalla shrinkflation. Si tratterebbe secondo l’Unione Europea di una misura eccessivamente restrittiva e non proporzionata. L’Italia ha ora 2 mesi di tempo per preparare una difesa della politica adottata ed evitare che la procedura di infrazione vada oltre. I problemi però non finiscono qui, infatti mentre l’Europa sanziona l’etichettatura adottata contro la Shrinkflation giudicata troppo restrittiva, la Codacons, associazione dei consumatori che per prima ha sollevato il caso, accusa l’Italia di aver agito in ritardo, cioè quando ormai la maggior parte delle case produttrici aveva provveduto a ridurre le quantità senza che nessuno sollevasse la questione.
Nuovo obbligo di etichettatura dal 1° aprile 2025
La shrinkflation ha coinvolto negli anni passati numerosi prodotti, come i detersivi, gli alimentari e non solo. Questo comportamento delle case produttrici ha creato una vera e propria inflazione subdola perché non percepita facilmente. Si tratta di una inflazione occulta a danno dei consumatori i quali, a parità di spesa, si ritrovano meno quantità di beni nei carrelli.
Le nuove norme sull’etichettatura entrano in vigore il 1° aprile2025, per questo la Codacons parla di un provvedimento in forte ritardo, allo stesso tempo arriva la tegola della procedura di infrazione dell’Unione Europea. La nuova etichettatura prevede i produttori saranno obbligati a segnalare sulla confezione la riduzione della quantità di un bene di consumo quando l’imballaggio resta invariato e il prezzo per unità di misura aumenta.
Perché la nuova etichettatura ostacola il mercato? In un mondo globalizzato dove molti prodotti sono esportati, per il produttore vi è l’obbligo di segnalare con apposita etichetta la riduzione del volume del prodotto, solo in Italia, viene quindi costretto a realizzare imballaggi diversi in base alla zona di distribuzione del prodotto. Questo costituisce una pratica commerciale che ostacola la libera circolazione dei prodotti.
L’Italia avrebbe inoltre violato le corrette procedure per intraprendere iniziative che ostacolano la libera circolazione dei prodotti. Avrebbe, infatti, dovuto prima comunicare le nuove regole alla Commissione europea e poi attendere 3 mesi prima di far entrare in vigore le norme in modo che le stesse possano essere valutate preventivamente dalla Commissione Ue.
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