
Eredità e debiti del defunto spesso non la preoccupazioni di chi succede a chi se ne va. E’ bene valutare i debiti e i crediti del defunto prima fare la successione.
Eredità e debiti, la successione
La Dichiarazione di successione è un obbligo che devono fare gli eredi a causa di morte di un proprio congiunto per comunicare i beni e i diritti trasferiti agli eredi e determinare le imposte dovute. Attraverso il modello messo a disposizione dell’Agenzia delle entrate è possibile adempiere a quest’obbligo. Tuttavia l’Agenzia delle entrate ha recentemente introdotto un nuovo modello di dichiarazione di successione in vigore dal primo gennaio 2025, aggiornato in base alle disposizioni del DLGS 139/2024.
La dichiarazione di successione deve essere presentata dagli eredi, dai chiamati all’eredità, dai legatari entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente. La dichiarazione può essere presentata direttamente dal contribuente
– tramite i servizi telematici;
– tramite un intermediario abilitato;
– presso l’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate.
Eredità e debiti, quali debiti si trasmettono agli eredi?
Attraverso la successione si accettano i crediti e i debiti del defunto. Ad esclusione delle sanzioni penali ed amministrative sono davvero tanti i debiti che si possono trasferire agli eredi. Tra questi ci sono i debiti:
- derivanti da mutui o finanziamenti in corso;
- spese condominiali;
- canoni di locazione;
- imposte e tasse,
- cartelle esattoriali;
- risarcimento di danni;
Ebbene i creditori di queste spese non hanno un tempo limitato per chiedere i propri soldi. Tuttavia le uniche cose che devono rispettare sono i termini di prescrizione. La prescrizione debiti è una situazione che si verifica quando il creditore non richiede al debitore, entro i termini stabiliti dalla legge, il rimborso del denaro, perdendo automaticamente il suo diritto al recupero del debito.
Cosa possono fare i creditori?
I creditori possono agire solo nei confronti degli eredi che hanno accettato la successione. Quindi i creditori non possono agire con chi non ha ancora fatto la successione oppure ha rinunciato all’eredità. Si precisa che se gli eredi sono molti, ognuno risponde in proporzione alla sua quota. E non esiste neanche la responsabilità solidale. Per responsabilità solidale si intende la situazione in cui due o più soggetti sono obbligati a una medesima prestazione.
Ai sensi dell’art. 1292 c.c., ciascun debitore può essere costretto all’adempimento per la totalità della prestazione e in tal caso, l’adempimento da parte di un coobbligato libera tutti gli altri. Quindi prima di accettare un’eredità è meglio verificare che il defunto non abbia debiti. Infine sapere se un defunto ha debiti, si può richiedere un estratto di ruolo all’Agenzia delle Entrate o all’INPS