Il Bonus giovani e donne incassa il si dalla Commissione Europea che convalida l’idea del Governo italiano di avviare nuove misure a favore dell’occupazione.
Bonus giovani e donne, un altro si per il Governo
Buone notizie sul fronte dell’occupazione per giovani e donne che hanno la possibilità di rientrare nel mercato del lavoro. Infatti la Commissione Europea approva le nuove misure con cui l’Italia sostiene l’occupazione di donne e giovani. Apre, così, la strada per l’approvazione dei decreti attuativi dei bonus Giovani e Donne previsti dal Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024, convertito con modificazioni nella legge 4 luglio 2024 n. 95).
Un’altra vittoria per il Governo Meloni che incassa un altro si dalla Commissione Europea sul suo operato. Si ricorda che l’occupazione italiana sta crescendo e questo fa ben sperare in una ripresa economica in tutta la Nazione. Anche se dati alla mano, sembra che il Sud Italia stia dando una maggiore performance di crescita rispetto al nord. Si tratta di un importante segno che le politiche a favore del Mezzogiorno stanno dando i suoi effetti positivi. E che quindi questa sia la strada su cui continuare.
Bonus giovani e donne, in cosa consiste?
Le disposizioni notificate alla Commissione prevedono una spesa di 1,1 miliardi di euro, in parte finanziati attraverso FSE+. Spesa che deve essere sostenuta per l’esonero contributivo riconosciuto ai datori di lavoro in caso di assunzione, entro il 31 dicembre 2025. Le assunzioni devono riguardare giovani sotto i 35 anni mai contrattualizzati a tempo indeterminato. Ma anche di donne, residenti nel Mezzogiorno, prive di un impiego regolare nel semestre precedente. L’esonero ha un tetto massimo di 500 euro al mese per singolo lavoratore. Tuttavia sale a 650 euro mensili nel caso di giovani residenti al Sud e donne.
Per la Commissione Europea le misure sono adeguate all’obiettivo da raggiungere. E di certo pesare meno sulle tasche dei datori di lavori, potrebbe essere la strada vincente per aumentare il numero di lavoratori contrattualizzati. Secondo il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, l’adozione di queste misure permette di creare fino a 180.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato.
Le parole del Ministro per gli Affari Europei
Il Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e per il PNRR, Tommaso Foti, ha dichiarato: “L’investimento di 1,1 miliardi di euro, previsto dal decreto coesione n. 60/2024, per incentivare e sostenere il lavoro delle donne del sud, dei giovani e delle categorie più svantaggiate, finanziato in parte dal fondo FSE+, è un passo in avanti importante per creare nuove opportunità di lavoro a tempo indeterminato. E rafforzare così le politiche occupazionali nella nostra Nazione, riducendo i divari territoriali. Alleggerire la pressione della disoccupazione, soprattutto nel Mezzogiorno, è un obiettivo strategico non solo per il governo Meloni ma per tutta l’Unione europea”. Adesso quindi non resta che aspettare i decreti attuativi.