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Con un comunicato del Dipartimento per le Politiche della Famiglia pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 febbraio, è stata annunciata la rivalutazione dell’assegno di maternità corrisposto dai Comuni. Ecco i nuovi importi.
Assegno maternità dei Comuni, a chi spetta
Il decreto legislativo 151 del 2001 riconosce alle donne che non percepiscono altro assegno di maternità, un assegno corrisposto dall’INPS attraverso i Comuni. Come la maggior parte degli emolumenti del welfare, anche l’assegno di maternità viene rivalutato in base all’andamento dei prezzi.
L’articolo 74 del decreto legislativo 151 riconosce il diritto a percepire tale assegno di maternità per ogni nuova nascita oppure per ogni nuovo affidamento preadottivo o adozione senza affidamento. Per poterne beneficiare è necessario non avere diritto ad altri trattamenti economici connessi alla maternità. Per ottenere l’assegno è necessario presentare istanza al Comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita del bambino oppure dall’ingresso del bambino in famiglia. Possono ottenere l’assegno i nuclei con un reddito Isee non superiore a 20.382,90 euro.
L’assegno viene corrisposto per un periodo massimo di 5 mesi. Si tratta quindi di una sorta di assegno per il congedo di maternità generalmente riconosciuto alle donne lavoratrici, solo che in questo caso non essendovi un datore di lavoro, l’assegno viene corrisposto attraverso il Comune.
Nuovi importi assegno di maternità dei Comuni
Si è detto che per il 2025 cambiano gli importi. Questa modifica è dovuta all’adeguamento dell’importo erogato sulla base dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati individuato dall’ISTAT, che per il 2024 è pari allo 0,8 per cento. L’importo massimo per il 2025 è quindi di 407,40 euro mensili per 5 mensilità. Si tratta di un piccolo aumento, infatti, per il 2024 l’importo erogato era di 404,17 euro.
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