La manovra ancora in discussione fa pensare che possa dislattare l’approvazione entro Natale, ma ci sono sei emendamenti ancora da approvare.
Manovra ancora in discussione, attesa per mercoledì 18 dicembre
Si lavora ancora per cercare di approvare la Manovra entro Natale. Slitta da lunedì a mercoledì 18 dicembre l’arrivo in aula della legge di bilancio. I lavori in commissione riprenderanno domani, per cercare di arrivare alla scadenza. Ancora mancano all’appello sei emendamenti che contengono dei temi importanti.
Tra gli emendamenti sembra che ci sia un aumento di 8 euro delle pensioni minime, ossia la misura che garantisce un importo minimo per tutti i trattamenti previdenziali, nel caso in cui la pensione non raggiunga il valore stabilito dalla legge. Ma si affaccia anche l’ipotesi di voler prolungare il bonus elettrodomestici con lo stesso obiettivo di migliorare l’efficienza di frigoriferi, lavatrici, all’interno delle nostre case. Un’agevolazione che però andrà ad aiutare maggiormente tutti coloro che hanno un reddito basso. Anche in questo caso tornerebbe in gioco il valore ISEE di famiglia. Perché come tutti i bonus si basano sulla capacità economica del richiedente e dei soggetti con esso conviventi.
Manovra ancora in discussione, gli aumenti per i “tecnici”
Tra questo c’è la proposta di aumentare gli stipendi dei ministri non parlamentari. Lo scopo è quello di equiparare l’indennità dei tecnici a quelli dei colleghi parlamentari. Una proposta nata dal fatto che i tecnici rinunciano a quanto possono guadagnare come professionisti svolgendo la loro regolare attività. Si tratta di un incremento di 7.193,11 euro al mese. Attualmente i ministri hanno un’indennità mensile da 10.435 euro lordi.
L’emendamento riguarda i componenti “tecnici” del Governo, cioè ministri, viceministri e sottosegretari non parlamentari. Attualmente sono 17: 8 ministri e 9 tra viceministri e sottosegretari. Tra i ministri, ci sono i responsabili dell’Interno Matteo Piantedosi, della Difesa Guido Crosetto, dell’Istruzione Giuseppe Valditara, del Lavoro Marina Calderone, della salute Orazio Schillaci, della Cultura Alessandro Giuli, per le Disabilità Alessandra Locatelli e dello Sport Andrea Abodi. Idea che ha fatto scatenare le opposizioni.
Gli altri emendamenti oggetto di studio
Potrebbero aumentare anche i prelievi su giochi e scommesse che potrebbe destinare fondi alle infrastrutture sportive, ad esempio per ristrutturare gli stadi. Sui giochi di carte o bingo a distanza, la tassa sarà del 25,5% delle somme. Somme che potrebbero essere destinati a curare chi soffre di dipendenza dal gioco stesso. Mentre per le imprese, possibile la diminuzione dell’Ires dal 24 al 20% per le grandi attività che investono nella transazione energetica e per chi non abbia ricorso alla Cassa Integrazione.
In un altro emendamento è inserito l’aumento delle tasse d’imbarco. A partire da aprile 2025, infatti, salirà di 50 centesimi l’addizionale comunale sui diritti di imbarco dei passeggeri per voli extra. Uno dei relatori ha anche proposto un allargamento della platea dell’assegno di inclusione, con la soglia di reddito Isee da non superare che passa da 9.360 euro a 10.140 euro. Ed infine maggiori aiuti per il Sud che negli ultimi mesi ha registrato una crescita più del doppio rispetto al Nord: +1,2% contro lo 0,5%. L’economia italiana è in una fase complessa: il Sud cresce più del Nord, ma il divario resta ancora ampio.