Importanti novità in materia di concordato preventivo biennale, acconto Irpef, canone Rai. Ecco le principali novità del decreto fiscale convertito in legge. Le misure previste che diventano definitive, ma cosa prevede?
Concordato preventivo biennale bis
Il decreto fiscale è stato convertito in legge, tante le novità introdotte. La prima riguarda il concordato preventivo bis, cioè la possibilità di aderire entro il 12 dicembre al concordato preventivo biennale. La novità non riguarda tutti ma solo i soggetti ISA, sono quindi esclusi i forfettari ai quali comunque il concordato è stato applicato in via sperimentale per un solo anno, cioè il 2024. Proprio in questi giorni i soggetti interessati stanno ricevendo una lettera invito dell’Agenzia delle Entrate per aderire al concordato preventivo biennale e non mancano polemiche. La Lega si è infatti detta contraria a tale “missiva”.
Nella stessa si ricorda anche che chi aderisce al concordato preventivo può esercitare anche l’opzione per il ravvedimento speciale entro il 31 marzo 2025 e sanare gli anni di imposta 2018-2022.
Leggi anche: Concordato preventivo biennale, sollecitazioni dall’Agenzia delle Entrate
Rateizzazione acconto Irpef, ma non per tutti
Il secondo provvedimento importante adottato nel decreto fiscale prevede la rateizzazione del secondo acconto delle tasse per i titolari di partita Iva con un totale di ricavi o compensi non superiore a 170.000 euro. Potranno pagare il secondo acconto a rate a partire dal 16 gennaio 2025.
Brutte notizie per le famiglie, non è stato approvato l’emendamento con riduzione del canone Rai da 90 euro a 70 euro.
Per i lavoratori, invece, vi è una novità sul Bonus Natale perché è stato ampliato anche a coloro che non hanno coniuge a carico. Il contributo da 100 euro è erogato insieme alla tredicesima che spetta ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo nel 2024 non superiore a 28. 000 euro.
Leggi anche: No definitivo alla rottamazione fiscale quinquies, cosa succede?