Spunta di nuovo l’ipotesi di una rottamazione quinquies e sono in molti ad attendere le nuove agevolazioni fiscali per alleggerirsi di cartelle esattoriali senza pagare troppo.
Cos’è la rottamazione quinquies?
Nel decreto legge Fiscale, collegato alla legge di Bilancio 2025, spunta un emendamento per una nuova rottamazione, la quinquies. La misura prevede la possibilità di rottamare le cartelle esattoriali affidate all’agente di riscossione dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023, si tratta insomma della prosecuzione della rottamazione quater.
Formalmente serve agli italiani per alleggerire il carico fiscale, meno ufficialmente si tratta di un modo per recuperare altri soldi visto che con la rottamazione quater sono arrivati 100 milioni di euro in meno rispetto a quelli stimati. Tanti sono infatti i decaduti. Più volte negli ultimi mesi si è anche parlato di un rientro nel piano anche per i decaduti della rottamazione quater, ma per ora nulla di fatto. Perché non attrae la rottamazione quater?
In realtà gli italiani sono abituati a misure più incisive, ad esempio molti hanno usufruito in passato del saldo e stralcio. Chi ha pochi carichi pendenti leggeri, fino ad ora ha regolarmente pagato le rate, ma chi aveva carichi pensanti, considerando che la rottamazione ha tolto solo interessi e sanzioni, senza toccare la cartella esattoriale, spesso non è riuscito a far fronte ai pagamenti. Si unisce la confusione dei piani di pagamento spesso modificati.
Come funzionerà la rottamazione quinquies?
La nuova rottamazione quinquies non dovrebbe discostarsi molto dalla quarta, anche in questo caso saranno tagliate sanzioni e interessi, sarà possibile pagare in unica rata entro il 31 luglio 2025 oppure in 18 rate.
Occorre però ricordare che molti contribuenti interessati da questa nuova proposta potrebbero trovarsi a dover far fronte anche ai piani del ravvedimento speciale che ha ad aggetto maggiori somme che il contribuente avrebbe dovuto dichiarare (su base forfettaria) e non ha dichiarato negli anni di imposta 2028-2022. Insomma tanti piani rateali potrebbero aggiungersi alle tasse ordinarie, creare confusione e richiedere esborsi di denaro davvero importanti, sebbene alleggeriti.
L’emendamento è stato presentato dai Senatori di Forza Italia Lotito e Paroli. Nella rottamazione quinquies dovrebbero rientrare l ’Irpef, l’Iva, l’imposta di registro, le multe stradali, il bollo auto e i tributi locali. I Comuni saranno liberi di decidere se rottamare le ingiunzioni fiscali e gli accertamenti esecutivi, come previsto anche dalla precedente pace fiscale.
Nel decreto fiscale rientrano anche il taglio del canone Rai da 90 euro a 70 euro. Infine, prevista anche la carbonizzazione dei crediti inesigibili di contribuenti falliti o deceduti, insomma inutile rincorrere chi non può pagare e allora meglio non spendere soldi nella caccia a soldi non riscuotibili.
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