Un piccolo correttivo dai grandi risultati, ampliata la platea dei soggetti che possono ottenere il Bonus Natale di 100 euro, si passa da un milione di soggetti lavoratori a 4,5 milioni. Ecco perché.
Nuovo Bonus Natale, chi ne ha diritto?
A spiegare il cambiamento è il vice-ministro all’economia Maurizio Leo che ha sottolineato che è stato eliminato il requisito del coniuge a carico. Ne consegue che per ottenere il bonus Natale basta avere un figlio a carico e si ha diritto a riceverlo anche nel caso di single oppure genitori non sposati. L’obiettivo dichiarato è «una ulteriore spinta per i consumi natalizi, un aiuto in più ai lavoratori e ai contribuenti in un momento particolare dell’anno, quando le spese familiari tendono ad aumentare».
Non cambiano invece le modalità di erogazione, il Bonus Natale sarà erogato insieme alla tredicesima nella busta paga di dicembre. Sarà erogato ai lavoratori con reddito non superiore a 28.000 euro. Esclusi dal bonus, dunque, i titolari di pensione così come i collaboratori coordinati e continuativi, il cui reddito di lavoro è solo «assimilato» al lavoro dipendente.
Si ricorda che i figli si considerano a carico fiscalmente se hanno un reddito non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili per i figli di età non superiore a 24 anni, il limite da superare per essere considerati figli a carico è di 4.000 euro.
Come ottenere il Bonus Natale
L’erogazione del Bonus Natale avviene solo dietro a richiesta da parte del beneficiario. Il lavoratore dipendente deve presentare una specifica richiesta al datore di lavoro, in essa si attesta di averne il diritto e indica il codice fiscale del coniuge (se presente) e dei figli a carico. La misura si applica anche per i lavoratori domestici, che dovranno farne richiesta in sede di dichiarazione 730 o dichiarazione dei redditi.
Se il lavoratore ha più datori di lavoro, chiede il Bonus Natale a uno solo degli stessi, ad esempio nel caso di lavoratore che abbia diversi contratti di lavoro part time. Il Bonus Natale spetta in misura piena solo ai lavoratori che abbiano lavorato durante tutto l’arco dell’anno, in caso contrario deve essere rimodulato in base ai periodi effettivamente lavorati.
Come recupera i soldi il datore di lavoro?
Il bonus viene erogato dal datore di lavoro insieme alla tredicesima. Naturalmente per il datore di lavoro si trasforma in un credito di imposta e può usare i crediti in compensazione già dal giorno successivo all’erogazione. Il recupero può avvenire usando il modello F24 e il codice tributo 1703. Nel caso in cui il datore di lavoro sia ente pubblico, si usa il modello F24 EP e il codice tributo 174/E. In caso di indebita percezione da parte del datore di lavoro sarà il datore di lavoro a dover recuperare le somme.
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