Sigarette in Italia, il loro costo potrebbe aumentare di ben 5 euro a pacchetto. Ma la maggiorazione sarebbe dovuto ad un giusto scopo.
Sigarette, perché dovrebbero costare di più?
Il fumo fa male, lo dicono ormai tutti. Il numero dei fumatori in Italia negli anni è andato via diminuendo. Ma è anche vero che sono tanti coloro che si concedono questo vizio. Magari una sigaretta legata ad una pausa caffè. Secondo le stime Aiom, in Italia sono attribuibili a questa cattiva abitudine oltre 93.000 morti ogni anno, con costi pari a oltre 26 miliardi di euro.
Eppure si tratta di un vizio costoso. Nel 2024 un pacchetto di uno dei maggiori marchi di sigarette in Italia ha il costo di 6,20 euro. Mentre in in Francia il costo di ogni singolo pacchetto è pari a 12,50. Anche gli Usa hanno stabilito costi alti, intorno agli 8 dollari.
L’aumento dei prezzi potrebbe avere un doppio scopo. Il primo senza dubbio quello di salvare più vite umane e ridurre il numero dei tumori, soprattutto ai polmoni. Il secondo è utilizzare la maggiorazione sul prezzo per finanziare il Servizio Sanitario Nazionale. Attraverso una maggiore campagna di sensibilizzazione e maggiori soldi derivanti dalla vendita delle sigarette, si potrebbero migliorare le risorse messe a disposizione per la sanità.
Sigarette, la nuova compagna di “scopo”
Il Servizio sanitario nazionale (SSN) è un sistema di strutture e servizi che hanno lo scopo di garantire a tutti i cittadini, in condizioni di uguaglianza, l’accesso universale all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie. Ma senza dubbio, è un servizio che pesa pesantemente sulle casse dello Stato. Arriva quindi la proposta di una “tassa di scopo”, con l’obiettivo di generare fino a 13,8 miliardi da destinare al finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale.
La campagna è stata presentata in Senato durante una conferenza stampa ed ha incassato l’appoggio della vicepresidente del Senato, Domenica Castellone. La proposta arriva dalla campagna #SostenereSsn, promossa dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Fondazione Aiom e Panorama della Sanità. “Chiediamo alle Istituzioni di approvare una tassa di scopo”. L’obiettivo – ha spiegato il presidente Aiom Francesco Perrone – è ridurre il consumo di tabacco e disporre di ulteriori risorse, fino a 13,8 miliardi, da destinare al finanziamento del Ssn. Il tabagismo è un fattore di rischio anche per altre neoplasie, per malattie cardiovascolari e respiratorie”.
Una proposta da portare avanti?
Se da una parte la proposta ha trovato parere favorevole anche dal Pd, con Beatrice Lorenzin e Marina Sereni; dall’altra non sono d’accordo i fumatori che ovviamente dovrebbero pagare di più per l’acquisto di ogni singolo pacchetto. Ma l’aumento del costo dei pacchetti potrebbe essere anche un deterrente per coloro che fumano e che smettessero, potrebbe trovare un maggiore risparmio oltre che un beneficio legato alla benessere e salute propria e di chi gli sta accanto.