Dazi cinesi, faranno ripartire l’occupazione in Italia?

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L’Unione Europea approva i dazi sulle auto cinesi, voto favorevole di Italia e Francia. Contraria la Germania, attesa per la ripartenza dell’occupazione nel settore automotive in Italia.

Approvati i dazi sulle auto cinesi

La sfida sulle auto elettriche è tutta in salita. Colosso della produzione resta la Cina che ha approvato un piano di aiuti  di Stato alle case costruttrici che va a minare la concorrenza con le europee.

Il settore auto in Europa è in forte crisi, le vendite sono ridotte, in favore di immatricolazioni di auto cinesi. Ad avere difficoltà non solo l’Italia con Stellantis, ma anche la Francia e la Germania da sempre considerata un paese solido.

L’Unione Europea però su questo fronte ha mostrato una certa compattezza, infatti, è stata approvata dagli Stati Membri la proposta della Commissione di innalzare i dazi fino al 35,3% (rispetto al 10% attuale) sui mezzi elettrici. La proposta ha ottenuto il voto favorevole di 10 Paesi tra cui Italia, Francia e Polonia, hanno, invece, votato in modo contrario Germania e Ungheria per paura di ritorsioni da parte della Cina, L’Unione Europea ha comunque confermato che ci sono trattative in corso con la Cina.

Effetti dei dazi sull’occupazione in Italia

L’effetto dei dazi dovrebbe ricadere sui prezzi delle auto cinesi che dovrebbero aumentare e di conseguenza allinearsi con i prezzi dei produttori europei. L’allineamento dei prezzi dovrebbe poi favorire la vendita dei veicoli delle case costruttrici nostrane e dare avvio anche all’occupazione che in questi ultimi mesi ha visto una drastica riduzione proprio nel settore automotive.

Naturalmente gli effetti si vedranno nel medio termine.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha dichiarato di essere contrario a una guerra commerciale con la Cina e che si farà di tutto per evitare effetti controversi.

Il ministro del commercio cinese ha, invece, dichiarato le misure adottate dall’Europa ingiuste, non conformi e irragionevoli.

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