Canone Rai 2025, confermato il taglio

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Con il disegno di legge di Bilancio 2024 arriva la conferma del taglio del canone Rai anche per il 2025.

Canone Rai, arriva la conferma del taglio

La legge di Bilancio per il 2024 aveva previsto il taglio del canone Rai da 90 euro a 70 euro, Restava l’addebito nella bolletta della fornitura energetica con importo di 15 euro ogni bimestre.

La misura prevista nella legge di Bilancio per il 2024 non è però strutturale ma in scadenza al 31 dicembre 2024. Fino ad ora nelle indiscerzioni lanciate dal Governo non si è parlato della conferma del taglio del canone Rai. Il taglio viene però confermato nella conferenza stampa del 16 ottobre 2024.

Il Ministro Giorgetti a seguito di domanda di un giornalista, che appunto chiede se sarà confermato il taglio del canone Rai risponde in modo positivo. Resta però il canone rai in bolletta. La questione più volte sollevata riguarda i principi fissati dall’Unione Europea che chiede di non inserire nella bolletta energetica voci diverse e non facilmente comprensibili, rispetto al costo stesso dell’energia. Le difficoltà dell’Italia nell’estromettere il canone Rai dalla bolletta energetica sono legate al fatto che si tratta di un metodo che consente di abbattere l’evasione fiscale. Il canone infatti è uno dei tributi meno apprezzati dal contribuente e per questo dopo una lunga lotta all’evasione si è deciso di inserirlo nella bolletta energetica.

In quali casi si può non pagare il canone Rai?

Restano in vigore le esenzioni previste per il canone Rai per:

  • tutti coloro che non hanno in casa un televisore (o altro strumento adatto alla ricezione):
  • over 75 con reddito inferiore a 8.000 euro;
  • militari delle Forze Armate Italiane, solo però in strutture militari come ospedali militari, case del soldato, sale convegno delle Forze Armate. Un militare che ha un immobile privato a disposizione (ad esempio una casa di proprietà o in locazione) deve comunque pagare il canone;
  • i militari di cittadinanza straniera appartenenti alle Forze Nato;
  • agenti diplomatici e consolari ma solo di Paesi che riconoscono lo stesso trattamento all’Italia;
  • rivenditori e negozi in cui vengono riparate TV per gli apparecchi presenti nei negozi.

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