Cresce la Nuda proprietà, la salvezza del mercato immobiliare italiano

Cresce la nuda proprietà e sembra essere la soluzione per far muovere il mercato immobiliare italiano, ecco quindi cosa sta succedendo.

Cresce la Nuda proprietà, che cos’è?

La vendita della nuda proprietà sembra essere un volano per il mercato immobiliare, già molto provato dall’innalzamento dei tassi di interesse sui mutui, e del superbonus che hanno decisamente frenato le vendite negli ultimi anni. Ma la direzione in caduta libera sta subendo un cambiamento: attraverso la nuda proprietà. Il concetto di nuda proprietà si riferisce al diritto di proprietà svuotato di una parte del suo contenuto, ossia del godimento effettivo del bene, che fa capo ad un altro soggetto.

Secondo i dati dall’Agenzia delle Entrate e rielaborati da Confedilizia, si è verificato un rialzo pari all’1,7% delle compravendite di nuda proprietà, rispetto al calo del 9,7% delle compravendite generali di tutte le abitazioni. Una vera e propria contro tendenza in diverse Regioni italiane. In particolare un aumento del 2,9% nei capoluoghi di provincia e nelle città metropolitane. Nella maggior parte dei casi a comprare nude proprietà sono famiglie, il 70,8% del totale. Mentre gli acquirenti di nuda proprietà più attivi sono quelli con un’età compresa tra 45 e 54 anni. Mentre la maggioranza sono persone che vivono da sole (66,7% dei casi): quindi single, vedovi, divorziati e separati.

Cresce la Nuda proprietà, come funziona?

Nella nuda proprietà ci sono due figure: il nudo proprietario e l’usufruttuario del bene. Il primo è colui che ha la proprietà, il bene è suo. Mentre l’usufruttuario è colui che “utilizza” il bene. Secondo l’articolo 981 del codice civile: “L’usufruttuario ha diritto di godere della cosa, ma deve rispettarne la destinazione economica. Egli può trarre dalla cosa ogni utilità che questa può dare”. 

La nuda proprietà finisce quando l’usufruttario muore e quindi la nuda proprietà si riunisce ipso facto ai diritti complementari, ricostituendo la pienezza potestativa. E così il proprietario acquisisce tutti i diritti, compreso la possibilità di utilizzare e vivere nel bene immobiliare. Tale processo è definito “consolidazione”, in quanto la nuda proprietà si unisce al diritto di usufrutto, attribuendo all’unico soggetto la totalità delle prerogative legate all’immobile.

I vantaggi per le parti coinvolte

La  nuda proprietà presenta diversi vantaggi per le parti coinvolte. Il venditore della nuda proprietà ottiene, come la normale vendita, una somma di denaro, dopo un regolare atto notarile. Ma ovviamente il prezzo di vendita della nuda proprietà è più basso di una normale compravendita, proprio perché chi compra non ha il diritto del godimento. Più giovane di età è il venditore, più basso è il prezzo della vendita, proprio perché il compratore dovrà “aspettare più anni” prima di godere del bene, acquistato tempo prima.

Quindi chi compra fa un investimento che risponde all’esigenza di acquistare un immobile ad un prezzo vantaggioso. Se il primo ha comunque il diritto di godere del bene, il secondo ha il vantaggio di non dover sostenere le spese di manutenzione ordinaria. Ecco spiegato perché le compravendite della nuda proprietà continuano a crescere e a dare una spinta al mercato immobiliare italiano.

 

Informazioni su Francesca Cavaleri 1642 Articoli
Nella vita sono una piccola imprenditrice nel settore immobiliare. Ho una laurea con specializzazione in Economia e direzione aziendale, ottenuta presso la facoltà di Catania con il massimo dei voti. Mi piace scrivere articoli online, per questo ho avviato da circa 4 anni vari progetti portati a termine con successo. Il saper comunicare credo che sia un'arma vincente. Amo la mia terra, il sole, il mare, la mia famiglia e gli animali. La vita è troppo breve pertanto cerco di viverla nel migliore dei modi.