Cos’è l’oblio oncologico e come richiederlo

oblio oncologico

La legge 193 del 2023 disciplina l’oblio oncologico, cioè il diritto degli ex malati oncologici a non vedere diffuse le notizie sullo stato di salute, ma ecco di cosa si tratta esattamente e come ottenerlo.

Cos’è l’oblio oncologico

L’oblio oncologico è un importante diritto, ancora oggi poco conosciuto perché di recente istituzione. Come detto è istituito dalla legge 193 del 2023 che prevede in attuazione degli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione, nonché della Carta dei diritti fondamentali dell’UE e del Piano europeo di lotta contro il cancro. il diritto delle persone guarite da patologie oncologiche a che non siano inserite notizie inerenti lo stato di salute in determinati atti.

La ratio della norma è evitare discriminazioni basate sullo stato di salute di una persona e in particolare sulla pregressa patologia oncologica. Ad esempio, è risaputo che le banche forniscono prestiti con più difficoltà a pazienti oncologici, così come è più difficile trovare lavoro nel caso in cui si sia stati in passato malati oncologici. Il timore è che possano esservi problemi di insolvenza oppure recidive, ma di fatto il tutto si tramuta in un’ulteriore difficoltà per chi ha dovuto già affrontare un percorso pesante.

In quali casi si può chiedere l’oblio oncologico e come fare

I casi in cui si ha diritto all’oblio oncologico riguardano:

  • partecipazione a concorsi pubblici e privati;
  • procedure di adozione;
  • stipula o rinnovo di contratti bancari;
  • in ogni caso in cui si sia inseriti in procedure di politiche attive del lavoro per l’inserimento nel mondo del lavoro o reinserimento.

La norma in oggetto è stata attuata con il Decreto del Ministero della salute del 5 luglio 2024 pubblicato in Gazzetta il 30 luglio 2024. Il decreto indica come ottenere la certificazione relativa all’oblio oncologico.

Il paziente deve presentare istanza per il rilascio del certificato di oblio oncologico presso:

  • struttura sanitaria pubblica o privata accreditata;
  • medico dipendente del Servizio sanitario nazionale nella disciplina attinente alla patologia oncologica di cui si chiede l’oblio;
  • medico di medicina generale;
  • pediatra di libera scelta.

La certificazione è gratuita. Può essere richiesta a seguito di guarigione e si applica qualora il trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di 10 anni alla data della richiesta o dopo 5 anni nel caso in cui la patologia sia insorta prima del compimento del ventunesimo anno di età.

Una volta ottenuto il certificato le persone guarite da patologia tumorale potranno omettere informazioni sulla malattia pregressa per accedere a servizi bancari, finanziari e assicurativi, a procedure concorsuali, al lavoro e alla formazione professionale.

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