Boom camere in affitto con prezzi che fanno rabbrividire e che rendono difficile la presenza in aula per gli studenti, cosa succede?
Boom camere in affitto, continuano le proteste degli studenti
In questi ultimi giorni d’estate si rientra a scuola e nelle università. La campanella entro il 16 settembre suonerà per tutti gli istituti di scuola dell’obbligo. Ma anche gli studenti universitari tornano nelle grandi città per continuare il proprio percorso di studi. Purtroppo però continua a crescere il canone di locazione per le camere da affittare agli studenti. Con una conseguente spesa per le famiglie che permettono ai figli di studiare nelle grandi città.
La protesta continua da mesi, ma non sembra voler cessare. Il Decreto Salva casa si propone di aumentare l’offerta degli alloggi per gli studenti, tra gli altri obiettivi, per diminuire anche il valore delle locazioni. Ad esempio cambia il limite minimo della superficie abitabile che passa da 28Mq a 20Mq se si vive da soli. E poi scende da 38 a 28 Mq qualora si vivesse in coppia. Ma le novità riguardano anche i soffitti. Infatti l’altezza del soffitto, per ottenere l’abitabilità, passa da 2.70 a 2.40 metri. Sarà così anche più facile rendere i sottotetti abitabili. Purché comunque si rispettino le procedure prevista dalle leggi regionali.
Boom camere in affitto, gli eventi fanno aumentare i prezzi
A far lievitare i prezzi delle camere di affitto ci pensano anche i grandi eventi. Fa discutere il futuro studentato che sorgerà nel villaggio olimpico di Milano. Il villaggio olimpico dovrebbe essere una vera e propria boccata d’ossigeno per i giovani che si recano a Milano a studiare, attraverso la conversione dello stesso in uno studentato al termine dei Giochi olimpici del 2026. Tuttavia sembra che la convenzione stipulata tra il Fondo Porta Romana e il comune di Milano preveda affitti mensili di stanze singole a 1000 euro e di stanze doppie a 740 euro a persona.
A Roma il grande evento invece si chiama Giubileo 2025. Ecco secondo quanto osservano gli operatori del settore, sembra che molti immobili, prima destinati alla locazione per giovani studenti, stiano piano piano trasformandosi in Bed & Breakfast. Strutture destinate all’accoglienza dei pellegrini durante il venticinquesimo giubileo universale ordinario della storia della Chiesa cattolica. Questo non solo crea una contrazione dell’offerta degli immobili disponibili sul mercato delle locazioni degli studenti, ma fa schizzare verso l’alto, il prezzo di quelli disponibili.
Quali proposte in discussione?
Per risolvere il problema, ad oggi, non esiste una soluzione univoca. Tra le varie ipotesi c’è quella di imporre un tetto massimo per le locazioni per studenti. In altre parole stabilire per legge un prezzo massimo per gli affitti oltre il quale i proprietari non possono andare. Altra idea potrebbe essere legata al reddito universitario. Un sussidio che ha l’obiettivo di fornire agli studenti i mezzi finanziari necessari per far fronte alle loro esigenze, senza gravare sulle famiglie. Infine potrebbe essere una proposta anche abbassare la tassazione per i proprietari di immobili che locano a studenti, con regolare contratto registrato, anche in termini di imposte comunali come ad esempio l’IMU.