BCE taglia il costo del denaro, effetti sui mutui

BCE costo del denaro

La decisione tanto attesa è arrivata, nuovo taglio del costo del denaro da parte della BCE, diminuisce di 25 punti percentuali con forte impatto su tassi di interesse di mutui e prestiti.

BCE taglia il costo del denaro

Dopo la serie di rialzi del costo del denaro che ha portato le rate di mutui e prestiti ad aumentare vertiginosamente, timidamente si arriva ai primi tagli del costo del denaro. Si tratta del secondo della serie attuati nel 2024. Il primo c’è stato a giugno 2024.

Il tasso sui depositi è quindi sceso al 3,5% e, per effetto dell’entrata in vigore dal 18 settembre del nuovo quadro operativo per l’attuazione della politica monetaria, il tasso di interesse sulle principali operazioni di rifinanziamento (ovvero il tasso che le banche pagano quando prendono in prestito denaro dalla BCE per una settimana) passerà al 3,65% e quello sulle operazioni marginali al 3,90%.

I prossimi tagli saranno naturalmente dettati dall’andamento dell’economia e naturalmente dell’inflazione, infatti, l’obiettivo principale è tenere sotto controllo l’aumento dei prezzi andando a incidere sulla domanda.

Quale sarà l’effetto sulla rata del mutuo?

Le banche a questo punto devono ridurre il tasso di interesse su mutui e prestiti. Operazione che da molti istituti bancari è stata anticipata. La rata del mutuo a tasso variabile scenderà in automatico. In base alle prime simulazioni, chi oggi paga una rata mensile di 721 euro dovrebbe pagare circa 703 euro, un taglio quindi di 18 euro circa, naturalmente il risparmio diventa più elevato con rate più alte e si riduce con rate più basse.

Per il mutuo a tasso fisso la rata non diminuisce in modo automatico, per chi stipula ora un mutuo il tasso di interesse è più basso rispetto a maggio, ma di fatto è destinato a scendere ancora perché già a dicembre potrebbe esservi un nuovo taglio del costo del denaro. Di conseguenza per ora potrebbe essere conveniente stipulare un mutuo con il tasso variabile.

Chi attualmente sta già pagando un tasso fisso potrebbe scegliere di chiedere la rinegoziazione o la surroga del mutuo. La rata si abbasserebbe, ricordiamo però che le prospettive indicano ulteriori ribassi quindi il risparmio potrebbe essere più consistente aspettando ancora qualche mese oppure portando il tasso da fisso a variabile. In questa seconda ipotesi la rata continuerà a scendere da sola.

Leggi anche: Mutuo a tasso fisso 2024, quando chiedere la rinegoziazione o la surroga?