Stanziati i fondi per gli esodati Superbonus, ecco a chi spettano e come richiedere l’accesso al contributo con fondo di 16,4 milioni di euro.
Perché sono stati stanziati i fondi per gli esodati Superbonus?
Molte famiglie hanno avviato i lavori Superbonus facendo affidamento su un’elevata percentuale di rimborso fiscale, potendo contare sulla cessione del credito e su sconto in fattura. Nel frattempo le leggi sono cambiate i criteri sono diventati sempre più stringenti, le famiglie hanno avuto difficoltà ad anticipare i soldi per i lavori e le imprese per difficoltà economiche hanno bloccato i lavori.
Le conseguenze sono state disastrose soprattutto per le famiglie più povere, proprio per questo il legislatore cerca di porre un argine al problema: con l’articolo 1, comma 2, del decreto-legge n. 212 del 2023 ha previsto un contributo in favore delle famiglie in difficoltà economica che hanno avviato i lavori Superbonus facendo affidamento su un’elevata percentuale di rimborso fiscale e non sono riusciti a terminarli.
La norma è stata attuata con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze che ha stanziato 16,4 milioni di euro per la misura.
Il contributo può essere richiesto per le spese pagate dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024. Deve essere richiesto telematicamente all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2024, il modello per le istanze sarà pubblicato entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto attuativo dall’Agenzia delle entrate.
Limiti per l’accesso al contributo per gli esodati Superbonus
La normativa prevede comunque dei limiti. Il contributo è rivolto esclusivamente alle famiglie fragili che hanno visto la riduzione della misura dal 110% al 70%. Possono accedere ai fondi coloro che al 31 dicembre 2023 avevano un SAL (Stato Avanzamento Lavori) almeno al 60%. Si tratta quindi di soggetti che hanno iniziato i lavori quando la percentuale di beneficio riconosciuta era alta, cioè al 110% al 90% e hanno visto la stessa ridursi al 70%.
Per poter accedere è necessario anche avere una determinata situazione economica. Per le persone sole occorre un reddito inferiore a 15.000 euro. Per le famiglie il limite reddituale viene fissato in base al numero dei componenti del nucleo. Ad esempio per un nucleo con tre figli il limite di reddito è 60.000 euro.
Il contributo è corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente nell’istanza.
L’importo riconosciuto è pari al 30% delle spese sostenute, ma la percentuale potrebbe ridursi. Se al termine della presentazione delle domande, quelle ammissibili dovessero superare l’importo dei fondi messi a disposizione, i contributi saranno proporzionalmente ridotti. L’Agenzia comunicherà la graduatoria dei beneficiari e gli importi riconosciuti entro il 30 novembre 2024.
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