Sono sempre più numerosi gli italiani che, visti i costi delle spese per il dentista in Italia, decidono di rivolgersi all’estero per pagare poco. I costi differiscono in particolare per la realizzazione degli impianti dentali. Molti però si chiedono se è possibile portare le spese sostenute in detrazione proprio come le spese sanitarie sostenute in Italia. Ecco cosa dice l’Agenzia delle Entrate.
Spese sostenute all’estero per il dentista, si possono detrarre?
Un contribuente ha chiesto delucidazioni all’Agenzia delle Entrate in merito alla possibilità di portare in detrazione le spese sostenute per le cure dentistiche all’estero. In particolare ha chiesto: Posso detrarre nel modello 730 le spese sostenute all’estero (con mezzi di pagamento tracciabili) per prestazioni rese da un dentista?
L’Agenzia nella sua risposta al contribuente attraverso la rubrica FiscoOggi ha sottolineato che in linea di massima per le spese estere è possibile ottenere le detrazioni per le spese sanitarie. Occorre però prestare attenzione alla documentazione. Nella documentazione devono essere rilevabili i dati inerenti la prestazione e il pagamento della prestazione stessa.
Attenzione alla documentazione per la detrazione delle spese sanitarie all’estero
Se il documento è redatto in lingua straniera deve essere tradotto. Se la documentazione è in inglese, francese, tedesco e spagnolo, la traduzione può essere fatta dallo stesso contribuente. Se in altra lingua, serve una traduzione giurata.
Per poter usufruire della detrazione, le prestazioni specialistiche devono essere effettuate da medici o da personale abilitato dalle autorità competenti in materia sanitaria ed è necessario che dal documento di spesa (ricevuta o fattura rilasciata dallo specialista) risulti la prestazione resa.
Ricordiamo che per le detrazioni delle spese sanitarie ammontano al 19% delle spese sostenute ed è prevista una franchigia di 129,11 euro.
Leggi anche: Nuova sanatoria in arrivo per la rottamazione quater