Occupazione 2024 arrivano buone notizie sul fronte delle assunzioni che stanno via via crescendo. Bene anche i nuovi contratti.
Occupazione 2024, cresce il numero dei lavoratori
L’Italia se pur lentamente sta crescendo attraverso l’aumento del numero delle assunzioni. Secondo gli ultimi dati Istat si tratta di circa 70 mila occupati in più mese di marzo, rispetto a quello precedente. Mentre rispetto allo stesso mese del 2023, il dato è di 425 mila lavoratori in più. L’altra buona notizia è che per la maggior parte si tratta di contratti a tempo indeterminato. Oppure di contratti a tempo determinato, ma con buone possibilità che si trasformino in indeterminato.
In generale le persone impiegate sono pari al 62%. Il dato fa riferimento a persone la cui età è compresa tra i 25 e i 64 anni. E’ un record per il nostro paese, che sta piano piano abbandonando le forme di assistenzialismo come il noto reddito di cittadinanza, a favore di una politica di occupazione e di crescita attraverso la forza lavoro. Un buon risultato che registra via via nei mesi sempre piccole crescite.
Occupazione 2024, buone notizie anche per le donne
Buone notizie arrivano anche dal settore femminile. Infatti aumenta al 53% il numero delle lavoratrici italiane, un dato che anche in questo caso evidenzia una crescita. Si ricorda inoltre che la legge di Bilancio ha prorogato per il 2024 Opzione donna, la misura sperimentale che consente alle lavoratrici di ottenere un trattamento pensionistico con requisiti notevolmente ridotti rispetto a quelli previsti per la pensione anticipata ordinaria.
Il livello di disoccupazione scende la 7,2%. Ma quella che preoccupata è la disoccupazione giovanile che registra una percentuale del 21%. I giovani hanno una bassa occupazione, forse dovuta a fatto che cambia il modo di lavorare, come ad esempio crescono nuove professioni come quella di influencer, il trading online e altre forme di reddito. E’ anche vero che l’andamento demografico mostra, come il numero di giovani italiani, sia diminuito negli ultimi anni. Il motivo principale è che si fanno pochi figli, le guerre, e l’incertezza per il futuro. Tuttavia si parla di circa 4 milioni di giovani inattivi che vanno recupati.
Contratti, settori e previsioni future
In ripresa i settori della tecnologia, dei semiconduttori e dell’elettronica. L’abbassamento dei tassi di interessi, stanno spingendo anche il settore dei mutui e di conseguenza quello dell’immobiliare. Legati alla casa anche tutti i servizi accessori sembrano essere in ripresa. Il mercato del lavoro sta ottenendo buoni risultati anche sul campo dei contratti. Nelle ultime settimane sono stati rinnovati i contratti del comparto alimentare, della grande distribuzione, del commercio e si attende il settore statale.
Le previsioni sembrano essere quelle di crescita, del resto stiamo uscendo da una crisi economica mondiale non indifferente. Infine servono sempre più politiche attive di impiego, soprattutto per donne e per giovani. C’è anche molta attesa degli esiti sull’occupazione aiutati dalle nuove politiche di incentivi per le imprese che assumono, soprattutto gli ex percettori di reddito di cittadinanza e chi ne ha davvero bisogno.