Medicina, primo semestre in facoltà aperto a tutti

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Cambia tutto per l’iscrizione alla facoltà di Medicina, il primo semestre è aperto a tutti gli aspiranti medici, solo in un secondo momento si affronta il test d’ingresso. Non si elimina il numero chiuso, ma non si esclude un innalzamento dei posti disponibili, ecco le prime novità per la riforma per l’accesso alle professioni mediche.

Iscrizione al primo semestre della facoltà di Medicina per tutti

È stato approvato in Commissione Cultura del Senato il testo della riforma per la facoltà di Medicina, il numero chiuso non sparisce, ma il per il primo semestre è prevista la possibilità di libero accesso.

Negli anni non sono mancate le polemiche sui test di ingresso a Medicina, sia per il numero limitato di posti disponibile che di fatto non fanno fronte alle esigenze di ricambio generazionale nel sistema sanitario italiano e in secondo luogo perché in Italia vi sono squilibri nella qualità della formazione elargita e di conseguenza per molti il test nazionale risulta essere dannoso. Ecco perché cambia il sistema di accesso alla facoltà di Medicina. Il testo, votato a larghissima maggioranza, prevede l’iscrizione al primo semestre dei corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e veterinaria d’ora in poi sarà «libera».

Come funziona il primo semestre nella facoltà di Medicina?

Coloro che aspirano a iniziare la professione medica nel primo semestre dovranno seguire dei corsi propedeutici e superare i relativi esami. In questo momento non sono note le materie di tali corsi, spetterà al Governo individuarle sulla base di una legge di delega che il Parlamento sta approvando. Sulla base degli esami superati e del voto conseguito sarà stilata una graduatoria e in base ai posti disponibili si potrà accedere al secondo semestre.

I posti disponibili saranno delineati in base al fabbisogno dei vari professionisti stimato dal Sistema sanitario nazionale. Le università dovranno impegnarsi a «potenziare le loro capacità di ricezione». Il numero di posti disponibili sarà da allineare con quello delle scuole di specialità per evitare di trasformare i corsi di laurea in medicina in una fabbrica di disoccupati. Resta il numero chiuso, ma ancora non è noto se ci sarà un ampliamento dei posti disponibili, scelta che comunque richiede maggiori costi per le casse dello Stato.

Che succede a chi ha superato gli esami ma non rientra nel numero programmato?

Chi ha superato gli esami ma non ha accesso al secondo semestre si vedrà riconosciuti dei crediti per gli esami superati. I crediti potranno essere utilizzati per i corsi di laurea di area «biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria» Al momento dell’iscrizione al primo semestre i canditati dovranno anche scegliere la seconda opzione. Nel caso in cui non dovessero scegliere la seconda destinazione perdono i crediti maturati.

La novità non andrà in vigore per l’anno accademico 2024-2025, ma potrebbe essere in vigore già per il successivo anno accademico.

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