Buone notizie per gli automobilisti, arriva una stretta sull’installazione degli autovelox. Ecco cosa cambia con i nuovi limiti con distanze minime e divieto di installazione in determinate aree.
Autovelox, più sicurezza o un modo per fare cassa?
Gli autovelox sono sempre molto avversati dagli automobilisti e da chi per lavoro deve muoversi e viaggiare molto. Il fatto che “fleximen” diventato famoso perché taglia gli autovelox principalmente nella zona del Polesine, sia diventato un vero eroe e che molti lo stiano imitando in tutta Italia, denota proprio tale avversione.
La stessa è dovuta al fatto che molti ritengono che gli autovelox siano solo un modo per fare cassa e non una soluzione per rendere le strade più sicure. Vi sono però oggi delle nuove limitazioni che tendono a ridurre le sanzioni nei confronti dei contribuenti.
Nuovi limiti agli autovelox: distanze minime e divieti
La prima limitazione riguarda la possibilità di installare autovelox in zone in cui è previsto un limite alla velocità inferiore rispetto a quelle generalmente applicabile alla tipologia di strada che si sta percorrendo.
Sulle strade extra urbane non si possono installare nel caso in cui la differenza tra il limite generale e quello applicabile è superiore a 20 km/h. Ad esempio il limite di velocità per le strade extraurbane principali è 110, se in un tratto il limite è a 80km/h, in quella zona non si può installare l’autovelox.
Il posizionamento di autovelox mobili in centro abitato in tratti di strada con limite inferiore rispetto a quello generale è possibile solo nel caso in cui ci sia criticità oppure condizioni di significativa incidentalità stradale.
Un altro limite riguarda la distanza tra autovelox. La distanza minima tra due diversi dispositivi di rilevamento della velocità puntuale deve essere almeno pari a 4 km nelle autostrade, a 3 km nelle strade extraurbane principali e a 1 km nelle altre strade extraurbane.
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