Bonus bollette 2024 è stato prorogato anche per quest’anno. Ecco tutte le novità che sono state apportate dalla Manovra di bilancio
Bonus bollette 2024, riconfermato anche per quest’anno
L’inverno ormai è arrivato e con esso anche la necessità di riscaldare casa, anche attraverso i condizionatori elettrici o le stufe elettriche. Consumi che si vanno a sommare con quelli di una normale famiglia e che prevedono, soprattutto in questi mesi dell’anno un aumento delle bollette. Importi che sono più da capogiro come quelli della crisi post Covid-19, ma che pesano comunque sui conti delle famiglie italiane.
Ma se c’è chi è in grado di pagarle, ci sono famiglie che hanno redditi molto bassi e che quindi hanno bisogno di un aiuto da parte dello Stato. Infatti il Governo Meloni ha prolungato l’agevolazione che prevede un bonus canalizzato direttamente nella fattura elettrica per aiutare il pagamento della stessa. Tuttavia rispetto allo scorso anno ha delle modifiche che vanno valutate con attenzione.
Cambia il reddito per richiederlo
Dal primo gennaio 2024 si è tornati al bonus sociale ordinario, con la nuova legge di bilancio. Quindi si è detto addio al bonus sociale potenziato previsto (per tutto il 2023) per coloro che avessero un isee fino a 15 mila euro (0 30 mila euro in caso di quattro figli a carico). Ma il valore limite per il 2024 è nuovamente sceso. Infatti potranno accedere all’agevolazione i nuclei familiari con Isee non superiore a 9.530 euro. Nel caso di famiglie numerose il limite massimo scende da 30 mila a 20 mila euro.
Tuttavia arriva anche la novità che il bonus è solo per il primo trimestre 2024, cioè per i mesi di gennaio, febbraio e marzo. Invece rimane invariato il modo di ottenerlo. E’ accreditato in automatico in bolletta, non è necessario farne richiesta, ma occorre presentare la certificazione ISEE con relativa DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica). Infine il provvedimento riguarda tutti i clienti domestici intestatari di una fornitura elettrica attiva, o sospesa per morosità in via temporanea, per l’abitazione di residenza. Gli stessi criteri si applicano anche per quanto riguarda le bollette del gas.