Bonus acqua potabile 2024 è richiedibile tra pochi giorni, ma riguarderà il credito d’imposta per spese sostenute nel 2023, i dettagli
Bonus acqua potabile 2024, cos’è?
Il bene acqua è importantissimo a livello mondiale. E’ possibile fare del risparmi anche attraverso dei piccoli consigli per risparmiare. Ma cresce sempre più la sensibilizzazione verso il tema e i Governi di tutto il mondo dovrebbero pensare con maggiore impegno che senza acqua potabile non si vive. Tuttavia per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di
- filtraggio
- mineralizzazione
- raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare
finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. Tuttavia il bonus non è rinnovato anche per il 2024. Ma dal primo gennaio 2024 e fino al 28 sarà possibile presentare la domanda per accedere all’agevolazione.
Bonus acqua potabile 2024, a quanto ammonta l’agevolazione?
Secondo quanto indicato anche dal sito dell’Agenzia delle entrate, l’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a
- 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche
- 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
Se negli anni passati a disposizione c’erano in tutto 5 milioni di euro, per quest’ultima tranche si è scesi a un milione e 500 mila euro.
Come fare richiesta
Come nel caso di qualsiasi domanda per la richiesta di agevolazioni o bonus l’importo delle spese sostenute deve essere documentato. Pertanto occorre una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.
In ogni caso, per le spese sostenute prima della pubblicazione del Provvedimento n. 153000 del 16 giugno 2021 – pdf sono fatti salvi i pagamenti in qualunque modo avvenuti ed è possibile integrare la fattura o il documento commerciale attestante la spesa annotando sui documenti il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.
L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello di sostenimento del costo tramite il servizio web disponibile nell’ area riservata dal sito dell’Agenzia. Una volta acceduti all’area riservata, il servizio si trova all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.