Il 2024 si presenta come un anno difficile per chi decide di acquistare casa, almeno per la prima parte dell’anno non sono previsti importanti cambiamenti per i tassi di interesse che molto probabilmente resteranno quasi fermi fino a primavera inoltrata ma, soprattutto, cambiano le agevolazioni per i mutui under 36, non è infatti stata confermata la defiscalizzazione.
Mutuo agevolato under 36 per acquisto prima casa
Con il decreto Sostegni Bis dal 2021 erano state introdotte agevolazioni per l’acquisto della prima casa per under 36. Le stesse venivano applicate l’acquisto della prima casa (non di lusso) a condizione che il reddito fosse inferiore a 40.000 euro. Le agevolazioni prevedevano la possibilità di accedere al fondo Consap per la garanzia sul mutuo, inoltre prevedevano la defiscalizzazione, questo implica che gli under 36 che rispettavano tutte le condizioni previste dall’agevolazione non erano tenuti a pagare imposta di registro, imposta ipotecaria e imposta catastale.
La misura era stata estesa fino al 31 dicembre 2023, molti si aspettavano una proroga al 2024, la stessa però non è arrivata. Resta quindi la possibilità di accedere al fondo Consap e viene meno la defiscalizzazione.
Nel frattempo la possibilità di accedere al fondo Consap è stata estesa alle famiglie numerose, indipendentemente da limiti di età.
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Quali imposte si pagano per l’acquisto della prima casa? Addio agevolazioni fiscali
La legge comunque prevede delle agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa, ma naturalmente sono ridotte rispetto alla defiscalizzazione.
Per l’acquisto della casa quindi sarà necessario versare:
l’imposta di registro del 2 per cento sul valore catastale dell’immobile (per immobili non rientranti nella categoria della prima casa è al 9%) l’importo comunque non può essere inferiore a 1.000 euro.
L’imposta catastale e l’imposta ipotecaria in misura fissa di 50 euro. Queste le imposte da versare nel caso in cui la compravendita avvenga da privato.
Nel caso in cui l’atto sia stipulato con un’impresa, ad esempio una società che si occupa di costruzione e vendita di immobili, la tassazione è agevolata, ma diversa.
In questo caso è necessario versare l’Iva al 4% ( per immobili non rientranti nella prima casa al 10%). Si aggiungono imposta ipotecaria e catastale in misura fissa a 200 euro.
Con le agevolazioni mutuo under 36 previste fino al 31 dicembre 2023 era possibile utilizzare l’Iva versata come credito di imposta. Anche questa agevolazione è caduta.
Dall’insieme di incentivi non confermati appare evidente che nel 2024 comprare casa potrebbe essere particolarmente oneroso.
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