Debito Irpef a rate con trattenuta, cosa succede se cambio datore ?

strutturale

Cosa succede se si rateizza il debito Irpef attraverso la trattenuta in busta paga ma prima del pagamento di tutti gli importi si perde il datore di lavoro o si cambia? A fornire delucidazioni su Irpef a rate è l’Agenzia delle Entrate.

Irpef a rate, ma ho perso il datore di lavoro

Nel caso in cui dalla dichiarazione dei redditi emerga un debito Irpef, lo stesso deve essere saldato entro la fine del mese di novembre. L’importo può però essere rateizzato, prima viene presentata la dichiarazione dei redditi e maggiore sarà il numero di rate attraverso le quali è possibile dividere il pagamento degli importi.

I lavoratori dipendenti possono rateizzare gli importi attraverso trattenute in busta paga, in questo caso sarà il datore di lavoro a “trattenere” dallo stipendio gli importi e a versarli all’Agenzia delle Entrate.

Nel caso in oggetto il contribuente chiede delucidazioni sulle modalità di pagamento in quanto, sta per cambiare il datore di lavoro e ha ancora rate residue di Irpef da versare.

Irpef a rate con il modello F24

L’Agenzia delle Entrate attraverso la rubrica FiscoOggi ha sottolineato che nel caso in oggetto, cioè il debito Irpef rateizzato dal lavoratore con trattenuta dalla busta paga, il datore di lavoro all’atto di cessazione del rapporto di lavoro deve comunicare tempestivamente al lavoratore gli importi Irpef ancora da versare. A questo punto sarà il lavoratore a dover versare gli importi residui entro i termini di scadenza attraverso l’uso del modello F24.

Questa la regola generale, ma è possibile avvalersi in alcuni casi di una “eccezione”. Nel caso in cui il datore di lavoro al cessare del rapporto di lavoro avesse delle somme residue da versare al lavoratore, questo potrebbe richiedere al datore di versare le residue rate Irpef all’Agenzia delle Entrate trattenendo le somme su tali importi residui dovuti ( circolare14 del 2013 AdE).

Leggi anche: Rimborso Irpef 2023, il calendario