L’assegno di inclusione 2024 partirà dal prossimo gennaio. E’ bene conoscere chi saranno a beneficiarne e gli importi che dovrebbero arrivare.
Assegno di inclusione 2024, cos’è?
Il sostituto del reddito di cittadinanza si chiama assegno di inclusione. L’importo è destinato a famiglie con ISEE molto basso, in cui sono presenti minorenni, disabili o anziani con più di 60 anni. In pratica il sussidio è riservato a chi non può lavorare e può arrivare fino a 780 euro al mese, contributo per l’affitto compreso. In particolare si tratta di famiglie con minori o anziani over 60 o disabili Isee max € 9.360 e reddito massimo di €6.000.
Con il decreto legge 48 2023 e con la legge di conversione del decreto pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 3 luglio 2023, Legge 85 2023, sono stati previsti 2 strumenti per contrastare la povertà ed esclusione sociale, ovvero:
- il nuovo Assegno di Inclusione;
- il Supporto per la Formazione e il Lavoro per chi, ad oggi, non può più percepire l’RdC ma non rientra nei beneficiari dell’Assegno di Inclusione.
Entrambi sono sostegni a favore delle famiglie che hanno difficoltà a far quadrare il bilancio familiare. Ma vediamo come funziona e a chi spetta l’assegno di inclusione.
Assegno di inclusione 2024, a chi spetta?
L’Assegno di inclusione è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:
- con disabilità;
- minorenne;
- con almeno 60 anni di età;
- in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
Ai fini della determinazione del beneficio spettante, attraverso una scala di equivalenza si tiene conto dei componenti in una delle condizioni sopra indicate, nonché del componente che svolge funzioni di cura con riferimento alla presenza di minori di 3 anni di età, di 3 o più figli minorenni ovvero di componenti con disabilità o non autosufficienti.
Requisiti soggettivi ed economici
Al momento della presentazione della domanda occorre essere cittadino europeo, con la residenza in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Il richiedente non deve essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione. Inoltre il richiedente non deve avere sentenze definitive di condanna.
Inoltre il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso congiuntamente di:
- ISEE in corso di validità di valore non superiore a euro 9.360; nel caso di nuclei familiari con minorenni, l’ISEE è calcolato ai sensi dell’art. 7 del DPCM n. 159 del 2013;
- un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza di cui in seguito. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite dall’allegato 3 al DPCM 159/2013, la soglia di reddito familiare è fissata in euro 7.560 annui, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
L’Assegno di inclusione è richiesto con modalità telematiche all’INPS. Inoltre la richiesta può essere presentata, altresì, presso i patronati e i centri di assistenza fiscale (CAF).