Il ministro dell’Economia Giorgetti, nella conferenza stampa di presentazione della Nadef (Nota di Aggiornamento al DEF, Documento di Economia e Finanze) ha anticipato i principali interventi che saranno presenti nella legge di bilancio 2024. Ecco quali novità dovrebbero arrivare già a gennaio.
Riduzione aliquote Irpef nella legge di bilancio 2024
Tra le novità importanti che dovrebbero entrare nella legge di bilancio 2024 (ma il condizionale è d’obbligo) c’è l’attuazione della riforma dell’Irpef con riduzione da 4 a 3 aliquote con possibilità di risparmio per i redditi medio bassi. Per adottare questa misura devono essere trovati 4 miliardi di euro. Il primo scaglione dovrebbe risultare ampliato fino a 28.000 euro con aliquota al 23%, in busta paga l’aumento dovrebbe essere ci circa 20 euro. Attualmente il primo scaglione Irpef arriva a 15.000 euro, per redditi tra 15.001 euro e 28.000 euro attualmente si applica l’aliquota del 25%.
Ulteriori risorse saranno destinate al rinnovo dei contratti nella Pubblica Amministrazione.
Taglio del cuneo fiscale strutturale nella legge di bilancio 2024
Nella legge di bilancio 2024 dovrebbe entrare un’altra norma che aiuterà a ridurre le pressione fiscale in capo ai lavoratori dipendenti, infatti dovrebbe essere inserito, in forma strutturale, il taglio del cuneo fiscale per lavoratori con redditi fino a 35.000 euro, attualmente in vigore, ma in scadenza al 31 dicembre 2023.
La decontribuzione attualmente è così applicata:
- al 7 per cento per le retribuzioni annue fino a 35.000 euro;
- al 6 per centro per quelle fino a 25.000 euro.
La formula vista dovrebbe essere confermata, ma è necessario reperire solo per questa misura 10 miliardi di euro.
Resta che se si attua la riduzione dell’Irpef a 3 aliquote senza confermare il taglio del cuneo fiscale, al netto gli italiani si ritroveranno a pagare comunque più tasse, ad avere una busta paga più leggera.
Per i lavoratori dovrebbe entrare in manovra anche il taglio della tassazione sui premi di produttività con imposta sostitutiva al 5% e non al 10%.
Aiuti alle famiglie numerose
Ulteriori novità potranno esservi per le famiglie numerose, si stanno infatti studiando soluzioni per dare aiuti ulteriori alle famiglie con più di due figli.
Il contrasto alla denatalità dovrebbe avere in manovra una particolare centralità, infatti si sta pensando a misure economiche che possano aiutare le famiglie. La prima novità dovrebbe essere la modifica del calcolo dell’Assegno Unico per far in modo che sia più sostanzioso soprattutto per le famiglie numerose. Inoltre dovrebbe essere introdotto anche il Quoziente familiare, come sostitutivo dell’Isee al fine di individuare i nuclei aventi diritto alle prestazioni sociali. Il quoziente familiare dovrebbe essere in grado di rappresentare al meglio la ricchezza delle famiglie italiane.
Di quoziente familiare si è già parlato un anno fa, ma di fatto è stato introdotto solo per il calcolo del reddito per l’accesso al Superbonus.
Leggi anche: Quoziente familiare: in quali casi può essere svantaggioso