Una fattoria didattica per mettere a reddito un terreno inutilizzato? Ebbene potrebbe essere una soluzione per trasformare un costo in un guadagno.
Fattoria didattica, oggi tanto richieste
Ci sono tantissimi proprietari di terreni che diventano eredi per lascito parentale. Ma non hanno la più che minima idea di come si gestisca un terreno, oppure non hanno il tempo per coltivarlo. Così sono davvero tanti i terreni incolti lasciati all’incuria del tempo. Addirittura di alcune proprietà si è pure perso, nel tempo, il reale proprietario. E anche facendo una semplice visura catastale, per conoscerne l’ultimo proprietario, spesso risulta morto. Un vero peccato, perché i terreni possono essere rendite e non solo utili per le coltivazioni. A maggiore ad essere ereditate sono intere aziende agricole, anche piccole.
Tra l’altro il Covid e le restrizioni hanno sempre più fatto nasce la voglia di svago. La bellezza di vivere una giornata, fuori di casa, magari tra animali e natura, è diventata fondamentale. Da questa fusione nascono le fattorie didattiche, che permettono anche ai più piccoli, di conoscere gli animali e rispettarli. Spesso è anche possibile dargli da mangiare e ascoltare le guide sulle loro abitudini, preferenze e curiosità. Ne stanno nascendo tante e sono piccole oasi di divertimento, rispetto degli animali e cibo sano.
Fattorie didattiche, cosa sono?
Una fattoria didattica è un’azienda agricola che, oltre all’attività produttiva agricola, è attrezzata per dedicarsi anche all’attività didattico-formativa e ad accogliere scolaresche, famiglie e gruppi che intendono approfondire la propria conoscenza del mondo rurale. La fattoria didattica è un nuovo tipo di turismo, che mescola l’amore per la natura con l’apprendimento didattico. Si tratta di un progetto che mette in luce il patrimonio rurale italiano e tutte le pratiche relative a quel campo.
Spesso passando una sola giornata è possibile fare tantissime attività, impensabili in città, ad esempio:
- la raccolta del miele;
- dare da mangiare agli animali;
- visitare le stalle e cavalcare i cavalli;
- la raccolta delle verdure e della frutta di stagione;
- assaggiare prodotti davvero a Km zero;
- mungere una mucca;
- raccogliere le uova.
Proprio per questo motivo, sempre più le fattorie didattiche diventano luoghi di attrazione per scolaresche. Oltre a musei, visite dei centri storici, ci sono anche queste piccole perle del patrimonio rurale italiano. Nel 2021 si contano 1.986 fattorie, con un incremento del 77% rispetto al 2011 e del 4% rispetto al 2020.
Ecco come aprirne una
Per poter aprire una fattoria didattica occorre come prima cosa avere o gestire un terreno su cui farla. Altra cosa è fare richiesta all’amministrazione regionale o provinciale a seconda del sito. Attenzione perché l’iter da seguire cambia da regione a regione, quindi leggere tutti i requisiti. Tuttavia ci sono dei requisiti sanciti dalla carta della qualità, che prevedono un’adeguata preparazione del personale per l’animazione didattica in fattoria.
E così con un terreno, un investimento per acquistare gli animali ed il necessario, si può avviare un’attività di questo tipo. Ci sono anche tantissimi fondi o contributi statali messi a disposizione per la realizzazione di attività rurali. In ogni caso i visitatori pagano un biglietto di ingresso per passare una giornata o poche ore in totale relax ed immersi nella natura.