Supporto formazione e lavoro è già disponibile per coloro che sono occupabili, ma non riceveranno più il reddito di cittadinanza, ecco come richiederlo.
Supporto formazione e lavoro, cos’è e a chi spetta
Il reddito di cittadinanza non verrà più erogato a coloro che possono tornare a lavorare. A suo posto arriva il supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) è una misura di attivazione al lavoro tramite la partecipazione a progetti di:
- formazione e accompagnamento al lavoro;
- qualificazione e riqualificazione professionale;
- politiche attive del lavoro, comunque denominate;
- progetti utili alla collettività;
- servizio civile universale.
La misura permette di favorire l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa. Cercando così di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro su tutto il territorio nazionale. Un importo di 350 euro mensile ottenibile mediante la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro, nonché dei progetti utili alla collettività e del servizio civile universale.
Supporto formazione e lavoro, come richiederlo?
Si possono presentare le domande per il Supporto per la formazione e il lavoro direttamente sul sito dell’Inps o tramite i patronati dal prossimo primo gennaio anche tramite i Caf. La misura è rivolta agli occupabili e punta a favorirne l’ingresso nel mondo del lavoro. Il richiedente deve essere:
- cittadino italiano o di un altro Paese dell’Unione europea;
- familiare di un cittadino italiano o dell’Unione europea e titolare del diritto di soggiorno, anche permanente;
- cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- titolare dello status di protezione internazionale di cui al decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251 o apolide in possesso di analogo permesso;
- avere un’età compresa tra i 18 e i 59 anni.
Il richiedente, al momento della presentazione della domanda, deve essere residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Il requisito della residenza deve persistere per tutta la durata di fruizione del beneficio.
La domanda può essere presentata online all’INPS, dal 1° settembre 2023:
- direttamente dal sito internet inps.it, accedendo tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica) nell’apposita sezione dedicata al SFL;
- tramite gli Istituti di Patronato di cui alla legge 30 marzo 2001, n. 152;
- presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) a partire dal 1° gennaio 2024.
I requisiti economici previsti
Oltre ai requisiti fino a qui indicati, occorre possedere anche delle caratteristiche di tipo economico. Infatti è necessario possedere, congiuntamente, i seguenti requisiti economici:
- ISEE familiare, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro annui;
- valore del reddito familiare inferiore a una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini ISEE;
- patrimonio immobiliare in Italia e all’estero (come definito ai fini ISEE) non superiore a 30.000 euro, diverso dalla casa di abitazione di valore IMU non superiore a 150.000 euro;
- patrimonio mobiliare (come definito ai fini ISEE: depositi, conti correnti, ecc., al lordo delle franchigie) inferiore a:
- 6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente;
- 8.000 euro per i nuclei composti da due componenti;
- 10.000 euro per i nuclei composti da tre o più componenti (soglia aumentata di 1.000 euro per ogni minorenne a partire dal terzo).