Ritorno a scuola per molti studenti italiani a partire da oggi. Ma ad attendere genitori ed alunni ci sono i rincari, ecco alcuni consigli per risparmiare.
Ritorno a scuola, squilla la campanella
Squilla la campanella e si ritorna a scuola in molte regione italiane. Oggi rientrano in classe gli studenti di Piemonte e Valle d’Aosta. Domani si torna a scuola in Lombardia, Mercoledì in Veneto Sicilia, Puglia, Molise. Le ultime, in ordine di tempo saranno Toscana, Lazio ed Emilia Romagna. Ma la ripartenza prevede anche carenza di alcuni docenti e personale. Tuttavia diminuisce il numero dei supplenti, a favore di maggiori assunzioni.
Tra le principali notizie c’è la figura del docente tutor o orientatore, che dovrebbe aiutare i ragazzi a “risolvere eventuali problemi” in specifiche materie. Ma anche quello di creare un percorso di studi che faccia emergere quelle che sono le maggiori attitudini e capacità di ogni singolo studente. Ma da Nord a sud, studenti e professori, tutti dovranno fare i conti con il caro libri e materiale per la scuola.
Ritorno a scuola, i costi dell’istruzione
Il costo dell’istruzione pesa sulle famiglie italiane di circa mille euro. Costi dovuti ai rincari di libri di testo, quaderni, materiale di cancelleria e trasporti. I prodotti di cartoleria costano circa il 9% in più. Una famiglia che deve acquistare tutto il necessario per l’anno scolastico (zaino, diario, astuccio, penne, matite, quaderni) si troverà da pagare un conto più alto di circa 50 euro rispetto al 2022, a cui andranno aggiunti i costi più alti dei libri (tra il 4 e il 12%), per 45 euro in più.
Ecco quindi alcuni consigli che possono tornare utili. Prima di comprare libri di testo nuovi, si può risparmiare fino a 30-40% dallo scambio libri con studenti degli anni superiori. Mercatini dei libri usati sono un pò ovunque soprattutto i primi giorni di scuola. Anche sui social delle singole città sono presenti iniziative di questo tipo. Tuttavia c’è anche il bonus libri scuola 2023-2024. È un contributo erogato sotto forma di denaro, voucher o rimborso. È rivolto agli studenti di scuole medie e superiori.
Bonus e modi di risparmiare per superiori ed università
Per chi ha figli iscritti all’università o superiori, che hanno bisogno di un appartamento in locazione, si ricorda che esiste la possibilità di portare in detrazione le spese sostenute. In particolare il beneficio riconosciuto è pari al massimo di 2.633 euro di spesa, consentendo quindi di recuperare a titolo di rimborso Irpef un importo pari a circa 500 euro. Rimane ancora disponibile il bonus trasporti pubblici, se si ha un reddito inferiore a 20 mila euro fornisce un contributo per l’acquisto di un abbonamento fino a 60 euro.
Disponibile anche il bonus cultura (App18), del valore di 500 euro per acquistare: musica, libri, abbonamenti a riviste periodiche o quotidiani, cinema e spettacoli. Previsto anche l’esonero sulle tasse di iscrizione all’università per gli studenti universitari (il cosiddetto “Bonus università”). Si rivolge agli studenti appartenenti ad un nucleo familiare con Isee non superiore a 22.000 euro. I bonus sono cumulabili pertanto se richiesti permettono di risparmiare qualcosa e pesare meno sul bilancio familiare.