Come ogni anno, anche per l’anno scolastico 2023-2024 è allarme per i rincari legati al rientro a scuola, ma quanto inciderà il caro scuola sulle famiglie? Quali sono le altre novità che accoglieranno gli studenti?
Caro scuola, istruzione quanto mi costi
Sicuramente il corredo scolastico è una parte importante delle spese per il rientro a scuola, ma si tratta di uno dei settori in cui si può cercare di risparmiare, magari evitando mode. Meno evitabili sono i rincari legati ai libri, in base agli utili dati rilevati per i dizionari si prevede un aumento del 10%, si tratta certamente di una spesa che non si affronta ogni anno, ma per chi sceglie i licei, si tratta di una spesa inevitabile al primo anno.
Proprio a causa di questi rincari la spesa media calcolata per uno studente di prima media è di 1.095 euro (+10% sul 2022). per chi frequenta il primo anno di liceo, invece la spesa sarà di 1.302,6 euro (+2% sul 2022), di cui 695,8 euro per libri e dizionari. A questi rincari devono aggiungersi anche i costi che possono essere definiti supplementari, ad esempio per gli studenti che si spostano con i mezzi pubblici c’è l’aumento del costo di biglietti e abbonamenti.
Per evitare almeno in parte questi rincari sono molte le famiglie che si apprestano ad acquistare libri usati, questo consente un risparmio medio per ogni libro dal 20% al 50%. In molti casi non è possibile però acquistare libri usati perché trattasi di manuali di nuova immissione sul mercato.
Mancano i supplenti, arrivano i tutor
Non sono queste le uniche novità per la scuola. La prima brutta notizia riguarda la mancata copertura di numerosi posti per i supplenti, questo vuol dire che probabilmente molti studenti inizieranno l’anno scolastico senza avere tutti i docenti già assegnati.
La seconda novità riguarda l’inserimento dei tutor nelle scuole. Si tratta di 50.000 che aiuteranno gli studenti nell’orientamento post diploma, li aiuteranno quindi nell’ultimo triennio a scegliere il percorso formativo migliore in base alle loro attitudini e aiuteranno gli studenti in difficoltà ad esprimere al meglio il loro talento.
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Stop a bullismo e violenza di genere
Novità anche per il contrasto al bullismo che sarà deciso, infatti saranno applicate misure punitive, come la sospensione con obbligo di frequenza, nel caso in cui la sospensione superi la durata di due giorni lo studente dovrà partecipare ad attività di ‘cittadinanza solidale’. Gli uffici scolastici sono chiamati a stipulare convenzioni con Caritas, case di riposo e istituti simili e proprio in tali luoghi gli studenti dovranno partecipare a tali attività di cittadinanza solidale. In questo modo i ragazzi potranno capire il valore del far parte di una comunità in modo che l’errore diventi occasione di crescita.
Novità anche per il voto in condotta che ora farà media e di conseguenza saranno influenzati anche i crediti per la maturità. Chi avrà sei in condotta sarà rimandato in condotta e dovrà preparare un elaborato sui temi della cittadinanza solidale.
L’ultima novità è stata annunciata nelle scorse ore dal ministro Valditara, frutto delle recenti violenze perpetrate ai danni delle donne a Caivano e a Palermo. A scuola dovranno tenersi corsi sulla parità di genere ed educazione alla sessualità. Le lezioni dovranno avere ad oggetto il rispetto dell’altro sesso e il contrasto a machismo e maschilismo.