Il ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Adolfo Urso, ha sottoscritto un protocollo di intesa con rappresentanti delle associazioni della distribuzione moderna e del commercio tradizionale che ha l’obiettivo, per il prossimo autunno, di dare un forte contrasto all’inflazione. Il piano anti-inflazione prevede che alcuni prodotti normalmente presenti nel carrello della spesa siano distribuiti a un prezzo calmierato.
Cosa vuol dire trimestre anti-inflazione?
Il trimestre antinflazione inizierà il 1° ottobre 2023 per terminare il 31 dicembre dello stesso anno. La strategia prevede diverse tipologie di intervento, per alcuni prodotti più importanti, saranno individuati prezzi fissi. Per altri prodotti si provvederà invece a promozioni speciali per tutta la durata del trimestre, inoltre ci saranno iniziative sui prodotti a marchio, ad esempio quelli delle note catene di franchising sull’alimentare.
Il trimestre anti-inflazione dovrebbe comprendere non solo prodotti alimentari, ma anche prodotti per l’infanzia. Presso il Mimit sarà inoltre insediato un tavolo tecnico il cui obiettivo è lavorare sull’efficientamento della distribuzione, al tavolo tecnico potranno essere invitati anche rappresentanti di altri dicasteri.
Quali prodotti rientrano nel trimestre anti-inflazione?
Non è ancora stata definita una lista definitiva dei prodotti che rientreranno nel progetto di prezzi calmierati, ma sembra che tra questi debbano rientrare detergenti e prodotti per l’igiene personale, prodotti per l’infanzia come i pannolini, che molto pesano sul budget delle giovani famiglie, assorbenti e tamponi.
Dovrebbero rientrare nella lista anche prodotti farmaceutici, ad esempio Nurofen per bambini, spray per la gola, antinfiammatori, antidolorifici, garze sterili, termometri e paracetamolo, insomma i classici antinfluenzali di cui in inverno si fa largo uso.
Tra i prodotti alimentari che dovrebbero essere ventuti a prezzi calmierati ci sono quelli basici, che cioè non mancano mai nell’alimentazione delle persone, in particolare latte, uova, farina, riso e pasta.
Chi aderisce?
Da parte delle industrie non vi è obbligo di aderire al trimestre anti-inflazione, ma è anche vero che questo potrebbe essere controproducente perché, ad esempio, se la catena Y offre i prodotti previsti nell’accordo a prezzo calmierato, è molto probabile che una fetta di clientela si sposti verso tale catena. Naturalmente recandosi presso l’attività commerciale tendenzialmente il cliente comprerà anche altri prodotti non compresi nella lista. Di fatto ciò potrebbe portare a perdita di clientela, proprio per questo il Governo si attende un’ampia adesione.
L’iniziativa è particolarmente interessante perché copre anche il periodo delle festività natalizie.
Come scoprire gli esercizi che aderiscono al trimestre anti-inflazione? La risposta è molto semplice, all’ingresso e all’interno dell’attività commerciale sarà presente un bollino tricolore che “segnala” l’iniziativa in corso.
Coloro che intendono aderire: produttori e distributori devono comunicarlo al Ministero delle Imprese entro il 15 settembre 2023.
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