I tassi sui mutui sono il problema che sta mettendo in crisi il settore immobiliare italiano. Ci si chiede quanto torneranno a scendere e sarà più semplice comprare casa?
Tassi sui mutui, la situazione attuale
La Banca centrale europee ha scelto, già dai mesi scorsi, di aumentare i tassi di interessi sui mutui. Allo stato attuale si parla di un percentuale intorno al 4%. Ma non è difficile pensare che si possa immaginare un aumento fino al 5% entro la fine del 2023, se non già dal mese di settembre. Tutto dipenderà dall’aumento dell’inflazione. Anche se nel nostro Paese il mese di giugno ha registrato una frenata dell’inflazione. E’ un dato positivo per le scelte monetarie europee che punta all’aumento dei tassi di interesse per bloccare l’inflazione all’interno dell’Euro zona.
Come scrive la Banca Centrale Europea nel suo ultimo bollettino “I tassi di interesse devono ancora aumentare in misura significativa a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine”.
Cosa si prevede per il prossimo settembre?
L’autunno non prevede nulla di positivo. Finché l’inflazione sarà alta anche i tassi di interessi sui mutui saranno elevati. A farne le conseguenze sono sempre coloro che hanno fatto un mutuo a tasso variabile. Si è registrato un progressivo aumento che ha visto passare da valori negativi (-0,58% a dicembre 2021), al 4,0% attuale. Tradotto in moneta, chi ha un variabile della durata di 25 anni aperto da circa un anno, ha subìto un aumento della rata di più di 100 euro.
A questo punto, oggi, conviene scegliere una soluzione a tasso fisso. Potrebbe essere una soluzione un pò più cara, ma sicuramente consente di pianificare il piano di rientro, indipendentemente dall’inflazione. Ma in ogni caso quando si vuole sottoscrivere un mutuo è sempre meglio fare un giro presso diversi istituti di credito. In questa difficoltà generale, non si esclude la possibilità che la banca di fiducia tenti di “tenersi i clienti” piuttosto che farli passare presso altro istituto. E magari riesce ad applicare qualche agevolazione in più sul contratto di mutuo.
Proiezioni di fine anno
L’ottenimento di un mutuo è strettamente collegato alla verifica che la banca, erogatrice del finanziamento, effettua per appurare che il richiedente abbia tutti i requisiti necessari. Ma la banca non è altro che un’azienda, ed anche lei deve fare i conti sui budget di fine anno. Quindi anche sui soldi che sono destinati ai clienti, visto che si la banca guadagna sul prestito. La banca è un’impresa la cui attività consiste nella raccolta di risparmio tra il pubblico unitamente alla concessione del credito: raccoglie denaro e lo dà in prestito a famiglie e imprese. Le banche raccolgono fondi attraverso i depositi di denaro da parte del pubblico ed emettendo obbligazioni.
Ma anche se la previsione sui tassi è quella di crescita, rimane sempre la possibilità di un ribasso chiesto a gran voce dalle stesse banche. E gli operatori del settore sanno che spesso a fine hanno le banche sono un pò più propense a concedere i mutui rispetto ad inizio anno. Perché del resto è come un’attività all’inizio dell’anno fa programmazione e negli ultimi mesi cerca sempre di addrizzare il tiro per ottenere i propri obiettivi.