Prodotti alimentari costosi anche nei mercati all’aperto è l’amara sorpresa che gli italiani si trovano al ritorno dalle ferie, ma quali sono i motivi?
Prodotti alimentari, anche nei mercati è un delirio
I mercati rionali all’aperto sono una piccola realtà che permettono di trovare delle occasioni interessanti. Di solito eliminando la lunga trafila della grande distribuzione si riesce a comprare prodotti alimentari come frutta e verdura a prezzi più vantaggiosi. Meno costosi rispetto ad esempio ai prodotti venduti all’interno dei supermercati. Una certezza che ormai non esiste più. E questa è la sorpresa che si sono ritrovate molte famiglia al rientro dalle ferie.
Dopo quanto già raccontato con l’aumento dei prezzi dei servizi turistici, il caro voli e benzina, il rientro non è da meno. E chi ha l’abitudine di comprare al mercato, per risparmiare un pò, ha dovuto fare i conti con nuovi rincari. I beni come verdure e frutta hanno avuto un incremento di almeno il 30%. Dunque è possibile fare un giro nei mercati per rendersi conto che scegliere solo prodotti di stagione non basta per mettere a riparo il bilancio familiare.
Ma quali sono i motivi per chi i prodotti alimentari costano tanto?
I motivi per cui i prodotti alimentari costano tanto sono svariati. L’inflazione con cui occorre fare i conti già da mesi, ma che sembra aver subito una battuta di arresto nei mesi di giugno e luglio. Ma ciò nonostante i prodotti non diminuiscono il loro prezzo. Ebbene se non è l’inflazione ci pensa il repentino cambio climatico. Gli eventi catastrofici degli ultimi mesi, hanno distrutto diversi raccolti che rovinano la stagionalità.
Ma sono aumentati anche i costi di produzione degli imballaggi e dei trasporti a causa del caro benzina. Si parla di circa il 15% di rincaro che inevitabilmente deve essere pagato dal consumatore finale. Tra i prodotti che sono aumentati di più c’è senza dubbio l’olio di oliva. In questo caso il problema è legato al crollo della produzione in tutta Europa, blocco delle esportazioni in Turchia e giacenze italiane decisamente ridotte.
Rincari previsti anche sul mondo della scuola
Tra pochi giorni si riapriranno le scuole e i genitori dovranno fare i conti con il corredo scolastico. E anche in questo settore arrivano delle notizie negative. A lanciare l’allarme è stata la Sil Confcommercio, che ha evidenziato un rialzo medio dei prezzi di copertina dei libri dell’8% con punte fino al 12% per alcuni titoli. Sarebbe ora di inserire misure a sostegno delle famiglie, che si tratti di detrazioni come avviene già in altri Paesi, oppure di fondi da stanziare per sostenere il diritto all’istruzione.
Proprio per questo motivo sono sempre di più gli studenti che ricorrono al mercato dell’usato. Eppure in qualche modo le famiglie cercano di risparmiare anche fino al 50% della spesa prevista per l’istruzione. E se si hanno più figli da mandare a scuola è chiaro che la spesa sulle famiglie si moltiplica e triplica. Per questo nascono gruppi spontanei i cui membri scambiano tra loro i libri scolastici a discapito però dell’editoria.