Venuto meno il reddito di cittadinanza per molti percettori, non viene meno il sostegno alle famiglie e l’Inps ha pubblicato il 7 agosto una guida per la richiesta del Supporto Formazione e Lavoro. Ecco cosa devono fare le persone che percepivano il reddito di cittadinanza o perdono il lavoro.
Supporto Formazione e Lavoro: cos’è?
Dal 1° settembre 2023 sarà attivo il servizio Supporto per la Formazione e il Lavoro che consente l’accesso a progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro per le persone tra i 18 e i 59 anni. Potranno beneficiare di questo strumento le persone che hanno un ISEE fino a 6.000 euro.
Il percorso è attivabile previo rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Per poter accedere al percorso di formazione è altresì necessario dimostrare di essersi rivolti ad almeno 3 agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione, quale misura di attivazione al lavoro.
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro è una misura di politica attiva per il lavoro che mira a facilitare l’inserimento lavorativo di persone in stato di disoccupazione.
Nel momento in cui viene effettivamente avviato il progetto di formazione, per tutta la durata dello stesso, ma per un periodo complessivo non superiore a 12 mesi, il beneficiario potrà usufruire anche di un supporto economico pari a 350 euro mensili. Il sussidio si perde nel caso in cui si abbandoni il corso di formazione, si salti un’attività proposta oppure si rifiuti una proposta di lavoro.
La Guida Inps per iscriversi al Supporto Formazione e Lavoro
Per essere inseriti in un percorso di Supporto Formazione e Lavoro deve essere presentata domanda all’Inps. Non possono aderire, oltre coloro che non rientrano nel range di età prevista, anche coloro che sono presi in carica dai servizi sociali. Ricordiamo che nuclei con minori, over 60 e presi in carico dai servizi sociali potranno ancora beneficiare dell’Assegno di Inclusione.
La domanda all’Inps può essere presentata a partire dal 1° settembre direttamente dal sito dell’Inps o tramite patronati. Sarà poi necessario registrarsi al Servizio Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa, SIISL. La piattaforma è messa a disposizione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la piattaforma consente di accedere anche a offerte di lavoro e non solo a offerte formative e deve essere utilizzata per tutta la durata del percorso.
Effettuati questi primi passi si potrà essere convocati presso il Centro per l’Impiego territorialmente competente per firmare il Patto di Servizio Personalizzato. Nel patto di servizio devono essere indicate anche le tre agenzie per il lavoro contattate, di conseguenza è bene essere preparati. Una volta sottoscritto il patto, si potrà usufruire di servizi di orientamento, corsi di formazione specifica o aderire a progetti utili alla collettività. Di tutte le attività poste in essere e a cui il soggetto ha partecipato il Ministero del Lavoro terrà traccia attraverso la piattaforma SIISL.
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