Chi ha presentato la dichiarazione dei redditi e deve avere dei rimborsi maturati in base alle trattenute del sostituto di imposta e alle detrazioni e deduzioni fatte valere, ora attende con ansia di ricevere i rimborsi Irpef 2023 e molti fremono per averli prima delle vacanze estive, ma qual è il calendario dei pagamenti?
Il calendario fiscale dei rimborsi Irpef 2023
Il calendario dei rimborsi Irpef 2023 dipende da diversi fattori, in primo luogo se trattasi di lavoratori dipendenti o pensionati, in secondo luogo la data entro la quale è stata presentata la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2023.
La prima cosa da sottolineare è che i lavoratori potranno ricevere il rimborso Irpef 2023 nel mese di luglio se hanno presentato la dichiarazione entro il 31 maggio 2023. Vediamo quali saranno le prossime date.
Per i lavoratori è previsto che il datore di lavoro eroghi il rimborso Irpef nel mese successivo rispetto a quello in cui riceve il prospetto di liquidazione, quindi per chi ha presentato la dichiarazione a maggio, il prospetto di liquidazione arriva a giugno e quindi il datore eroga con la mensilità di luglio. Per i pensionati è previsto invece che l’Inps, o altro ente che eroga la pensione, accrediti il rimborso nel secondo mese successivo rispetto alla presentazione del modello 730/2023.
Tutte le date del rimborso Irpef 2023 per lavoratori e pensionati
Il calendario segue in questo modo. Il datore di lavoro riceve il prospetto di liquidazione entro:
- 29 giugno per quelle presentate dal 1° al 20 giugno (eroga quindi ad agosto);
- 23 luglio per quelle presentate dal 21 giugno al 15 luglio;
- 15 settembre per quelle presentate dal 16 luglio al 31 agosto;
- 30 settembre per quelle presentate dal 1° al 30 settembre.
Per i pensionati i tempi di elaborazione del prospetto di liquidazione sono:
15 giugno per le dichiarazioni presentate entro il 31 maggio, in questo caso il rimborso si ottiene nel mese di agosto;
le date dell’elaborazione del prospetto di liquidazione restano poi uguali a quelle viste per i lavoratori, ma sempre con rimborso ritardato di due mesi. Quindi per la seconda fascia, il rimborso arriva a settembre, per la terza ad ottobre e così via.
Ricordiamo che i rimborsi possono essere ritardati nel caso in cui dalla dichiarazione emergano delle anomalie o elementi di incoerenza e quindi siano necessari ulteriori controlli. I controlli sono sempre disposti nel caso in cui dal prospetto di liquidazione emerga un credito fiscale superiore a 4.000 euro.
Leggi anche: Rimborso Irpef oltre 4.000 euro, come funziona?
Ricordiamo che il modello 730/2023 può essere inviato entro il 2 ottobre 2023 e che in caso di invio del modello pre-compilato senza modifiche non vi sono controlli da parte dell’Agenzia delle entrate.