Rata mutuo alle stelle è l’incubo che stanno vivendo molti italiani. Tuttavia prima di finire sul lastrico, ecco alcuni consigli per trovare la salvezza.
Rata mutuo alle stelle, l’allarme della Fabi
La situazione delle famiglie che hanno una rata di mutuo da pagare peggiora di giorno in giorno. Ebbene, ad oggi valgono 14,9 miliardi di euro le rate di mutui e prestiti vari non pagate da quasi un milione di famiglie italiane. Lo sostiene la Federazione autonoma bancari italiani (Fabi) indicando tra le cause delle insolvenze “l’aumento del costo del denaro, l’incremento dei tassi e la corsa dell’inflazione”.
L’aumento del costo del denaro, l’incremento dei tassi e la corsa dell’inflazione riducono il reddito disponibile e mettono in difficoltà i clienti delle banche nel rispettare le scadenze. Sileoni: «Da parte della Bce serve più cautela nelle prossime decisioni. Lo spalma-mutui di cui si parla da giorni non è necessariamente a costo zero né privo di rischi. I clienti chiedano consigli in banca prima di prendere decisioni».
Rata mutuo variabile, alcuni consigli per i clienti
Dopo l’ennesimo rialzo dei tassi di interessi, ecco 5 punti da seguire per sopravvivere al tasso variabile. Il consiglio di base è quello di parlare direttamente con la banca, e discutere la propria situazione. Una delle misure da poter mettere in campo è quella di chiedere l’allungamento del periodo del mutuo. Ad esempio se un cliente ha contratto un mutuo per l’acquisto di casa a 15/20 anni, proporre alla banca di estendere il tempo a 25 anni per poter continuare a pagare il proprio debito senza finire sul lastrico. Altro consiglio è quello di riprendere il proprio contratto già firmato e chiedere se la revisione di clausole troppo gravose.
Rimane sempre la possibilità di chiedere una surroga. La surroga del mutuo consiste nella possibilità di trasferire il proprio contratto di mutuo da una banca all’altra. Naturalmente nella maggior parte dei casi questo avviene perché si trova un’offerta migliore e quindi vi è la possibilità di risparmiare sulla rata. La surroga ovviamente va ad agire sul tasso di interesse ed eventuali altre spese come l’incasso rata. Anche perché ricordiamo che un conto si può chiudere gratuitamente senza penali.
Ancora altre strade da perseguire
Un’altra strada è quella di richiedere di attingere al Fondo di solidarietà. Il fondo permette di sospendere il pagamento delle rate per 18 mesi, ma solo nel caso di perdita di lavoro, riduzione delle ore lavorative o diminuzione del fatturato se si parla di lavoratori autonomi. Infine esiste la possibilità di passare dal tasso variabile a quello fisso. Le banche sono obbligate a farlo se il debitore/cliente è in regola con i rimborsi. Tuttavia occorre sempre guardare se il passaggio è conveniente, visto che sempre più anche i tassi fissi sono proiettati verso il rialzo.
Però attenzione è vero che in questo momento il tasso fisso potrebbe mettere a riparo dalle fluttuazioni. Ma quando la crisi passerà e i tassi variabili inizieranno a sgonfiarsi, non è detto che il tasso fisso a cui si è passati risulti ancora una via conveniente. Il consiglio è sempre quello di affidarsi ad un consulente ed aprire un dialogo onesto e sincero con la propria banca per trovare la soluzione migliore per tutti.