Gli immobili in C/2 potrebbero anche essere trasformati in abitazioni, ecco tutta la guida completa per poterlo fare e qualche idea da utilizzare.
Gli immobili in C/2, quali e cosa sono?
La visura catastale è un documento, rilasciato dall’Ufficio Provinciale- Territorio dell’Agenzia delle entrate, che permette di acquisire molte informazioni relative agli immobili o ai terreni. Infatti leggendo una visura catastale è possibile conoscere:
- i dati identificativi e di classamento;
- i dati grafici dei terreni e delle unità immobiliari urbane;
- l’indirizzo per le unità immobiliari urbane;
- i dati anagrafici delle persone fisiche o giuridiche intestatarie catastali;
- le causali di aggiornamento e annotazioni
Quando guardando la visura catastale c’è scritto C/2 abbiamo tra le mani un immobile che rientra nei fienili agricoli e non agricoli, soffitte e cantine disgiunte dalle abitazioni, ma anche i locali dove viene esercitata la vendita di merci, manufatti, derrate e prodotti.
Gli immobili in C/2 che cosa si può fare?
All’interno di un immobile in C/2 non si può abitare. Almeno che non ci sono le altezze minime di legge e altri parametri che lo consentano. “La Sig.ina G ha ereditato dai suoi nonni il sottotetto sopra la villa in cui abitano i propri genitori. Si tratta di un grande living con ingresso con scale interne e balconato. Presente il bagno, la cucina, ma ha vissuto lì per molti anni. Ha presentato i documenti per accedere al Superbonus 110% e scopre che l’immobile è catastato come C/2. A questo punto si chiede se può trasformare il suo sottotetto da in A/2″.
Questo è un caso molto frequente. Per effettuare un cambio di questo tipo è sufficiente presentare una scia presso il comune di competenza e successivamente effettuare una variazione catastale presso l’Agenzia delle Entrate competente per territorio. Chi decide di cambiare la destinazione d’uso di un immobile, deve quindi pagare gli oneri di urbanizzazione, che rappresentano la differenza tra gli oneri dovuti per la nuova destinazione e quelli che si pagavano per la precedente.
Quanto costa fare questa variazione?
Il costo del cambio destinazione d’uso da magazzino ad abitazione deve includere inoltre la parcella del tecnico progettista. Il professionista dovrà occuparsi di tutta la progettazione e, generalmente, la parcella si aggira intorno ai 2.000 €. II costo per richiedere la variazione catastale è di 50 euro a cui dovrai sommare il costo del professionista. A questo punto il professionista dovrà presentare il documento contenente le nuove variazioni e potrebbe dunque costare dai 150 ai 250 euro circa. La variazione catastale va presentata entro 30 giorni dal termine dei lavori . Quindi il consiglio è quello di far fare un sopralluogo da un professionista (architetto, geometra o ingegnere) perché potrebbe essere possibile passare il suo immobile a civile abitazione.