Detassazione tredicesime e straordinari sono due elementi importanti delle nuova riforma fiscale, ecco quindi quali sono i cambiamenti in vista.
Detassazione tredicesime e straordinari, incassato il Si alle camere
La legge delega per la riforma fiscale continua il suo iter parlamentare. Ieri ha incassato il si da parte delle camere si continua e si vola in Senato. Tra le tante novità di prevede all’applicazione della tassa piatta, cioè un’imposta agevolata sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali:
- per le tredicesime;
- le ore di straordinario;
- le quote dei premi di produttività che superano le soglie attualmente previste.
La detassazione degli straordinari e delle tredicesime sarà possibile, ma solo sui redditi più bassi. Infatti sembra prevista una tassazione al 15% di queste tipologie di retribuzione, ma solo per redditi fino a una certa soglia per redditi fino a 20.000 euro per poi alzarsi gradualmente fino a 60.000 euro, dopodiché si sarebbe tornati nella tassazione normale. Del resto parliamoci anche chiaro la tredicesima e lo straordinario sono entrate per le famiglie che permettono di andare avanti in un momento economico così difficile. E che spesso sono proprio la possibilità di trascorre il natale in famiglia e concedersi anche qualche piccolo regalo, quindi non andrebbero tassati mai.
Detassazione tredicesime e straordinari, altre novità
Sempre bella nuova delega è prevista a revisione della disciplina della residenza fiscale delle persone fisiche, delle società e degli enti diversi dalle società, anche per adeguarla alle politiche sul lavoro agile, da remoto e smart working. Mentre ulteriori riduzioni fiscali per i giovani fino a 30 anni. E anche per le famiglie che hanno all’interno del proprio nucleo familiare un più componenti disabili.
Infine per le Partite IVA un emendamento prevede lo stop alle tasse anticipate cioè la possibilità di pagare l’IRPEF in rate mensili . Sarebbero interessati lavoratori autonomi, imprenditori individuali e da tutti i contribuenti soggetti agli ISA . L’emendamento prevede una introduzione graduale della periodicità mensile degli acconti e dei saldi e anche l’eventuale riduzione della ritenuta d’acconto.
Cosa succedere per i redditi di impresa?
Novità anche sui redditi delle imprese secondo cui è opportuno stimolare l’assunzione di nuovo personale. Per far ciò si punta su una riduzione dell’aliquota dell’Ires al 15% rispetto a quella ordinaria del 24%. Infine per l’abolizione dell’Irap solo per le società di persone o associazioni di professionisti.
Tuttavia altri emendamenti sono stati accantonati, tra questi c’è quello dell’abolizione del superbollo auto e la flat tax per i dipendenti sia statali che pubblici. Si ricorda che ad oggi la flat tax è applicata ai soli lavoratori autonomi e professionisti. Rimandate al prossimo passaggio al Senato infine le novità relative alla riforma del fisco locale tra cui possibilità per i sindaci di prevedere tregue fiscali anche in assenza di leggi nazionali.