Le cessioni del credito da superbonus rinfiammano l’estate italiana. Si riparte con la possibilità di liberare i crediti incagliati, ma solo per alcune piattaforme.
Cessioni del credito da superbonus, le spese sostenute
L’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall’art. 16-bis del Dpr 917/86 e consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare. Tuttavia, per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024 la detrazione è elevata al 50% e il limite massimo di spesa è di 96.000 euro. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
In alternativa alle cessioni del credito da superbonus c’è la cessione del credito. I beneficiari della detrazione possono optare, in alternativa all’utilizzo diretto della detrazione:
- per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore che ha effettuato gli interventi (il cosiddetto sconto in fattura)
- per la cessione del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante.
La legge non prevede l’ulteriore cessione del credito, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di:
- banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto all’articolo 106 del Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (indicati nel decreto legislativo n. 385/1993)
- società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’articolo 64 del predetto Testo unico
- imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia ai sensi del decreto legislativo n. 209/2005.
Quali sono le banche che hanno riaperto le loro piattaforme?
Dopo un periodo di blocco sulle cessioni del credito, sembra che il vento sia cambiato. Stando alle rilevazioni del Mef a riprire la cessione del credito siano diverso soggetti. Tra queste ci sono: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Sparkasse, Bpm. Si aggiunge con oggi BPER Banca, mentre Credit Agricole e Poste italiane. Anche se quest’ultima lo ha solo annunciato, mentre le altre banche hanno già provveduto alla riapertura della piattaforma.
Inoltre sembra che alcuni operatori hanno attivato delle piattaforme dedite all’intermediazione, alla comparazione e alla valutazione di proposte di acquisto dei valori di bonus. Tra queste ci s no FederBonus e Finanza Tech. Mentre non ci sono novità sull’attivazione di canali privati come Enel X.
Non resta che aspettare che i milioni di crediti incagliati possano essere e definitivamente sbloccati. E soprattutto che le imprese edili possono avere i loro ritorni e garantire continuità nella salvaguardia dei posti di lavoro. Evitare licenziamenti è molto importante soprattutto in questo periodo di crisi economica.