Benzina, perché il prezzo sta aumentando e cosa fare per risparmiare

aumento diesel

Nei giorni scorsi è ripartito l’allarme prezzi della benzina, vi sono segnalazioni di stazioni di servizio dove si arriva a 2,50 euro al litro. Ecco cosa sta succedendo.

Attenti al listino prezzo benzina, il Ministero mette in guardia i consumatori

Sembra che il prezzo della benzina sia di nuovo in salita e questo naturalmente ha generato panico soprattutto in coloro che devono usare l’auto per lavoro, facendo anche tragitti lunghi, oppure stanno partendo per le ferie. Alle varie testate giornalistiche arrivano segnalazioni di stazioni di servizio dove il prezzo del carburante è arrivato anche a 2,50 euro al litro, ma sia chiaro è il prezzo del servito e non il prezzo del self service.
In realtà degli aumenti vi sono, ma non sono allarmistici come sembra. La benzina al servito costa 1,89 centesimi, in media. Siamo ancora sotto la sogli psicologica dei due euro.

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy rende noto che in realtà i prezzi medi della benzina sono sotto i 2 euro e se vi è qualche distributore che ha rincarato troppo, è bene evitare in quanto trattasi di casi isolati che nel libero mercato non possono essere controllati.

Come risparmiare sul costo del carburanti?

A tali affermazioni risponde Assoutenti, associazione di consumatori che sottolinea che in effetti vi è piena consapevolezza del fatto che si tratta di casi isolati, ma nonostante questo, non si può sottovalutare il problema e il fatto che i prezzi della benzina e del diesel sono comunque in crescita.

Il Ministero fa sapere che nell’ultima settimana di luglio l’aumento medi dei prezzi è stato di 3 centesimi al litro e che gli aumenti delle ultime settimane hanno avuto origine da diversi fattori. Il primo è il calo delle scorte di petrolio da parte degli Stati Uniti. A ciò si unisce che alcune raffinerie in Europa sono ferme e che vi è un aumento della domanda di carburanti.

A chi chiede perché vi sono differenze importanti di prezzo tra i vari distributori, il Ministero fa sapere che le compagnie consigliano i prezzi, ma poi sono sempre i distributori a scegliere il prezzo finale. Si conferma inoltre che in autostrada è normale trovare prezzi più alti perché c’è da sostenere il prezzo delle concessioni. Naturalmente in questa fase sono molti i consumatori che chiedono una rimodulazione delle accise per far scendere i prezzi dei carburanti ed evitare un ulteriore rincaro dei prezzi delle vacanze che già sono alle stelle.

Il consiglio che arriva anche da Staffetta Quotidiana, che aggiorna costantemente il costo dei carburanti, è di scaricare l’App che monitora i prezzi e segnala in ogni zona i distributori che consentono di risparmiare, infatti nel libero mercato questo è l’unoco modo per risparmiare.