La locazione ad un euro è possibile, ma solo in alcuni comuni. Scelte che possono davvero evitare lo spopolamento di alcune aree dell’Italia.
Locazione ad un euro, casa con soli 12 euro l’anno
L’Italia è un paese davvero interessante con paesi lungo la costa, nell’entroterra e in montagna. I paesaggi incontrano tutti i gusti, ma nonostante ciò ci sono paesini che piano piano si stanno spopolando. I giovani, dopo le scuole, lasciano la propria casa per trasferirsi nelle città più o meno vicine. E ritornano a casa solo per le feste, o in estate, in cerca di maggiori possibilità di lavoro o di crescita personale e professionale.
In ora si è sempre parlato di comprare case ad un euro. Ma la procedura prevede a carico del nuovo acquirente i seguenti costi:
- stipulare l’atto di acquisto dell’immobile;
- sostenere le spese notarili al fine di diventare proprietario;
- predisporre il progetto per la ristrutturazione dell’immobile che deve iniziare entro due mesi dall’acquisto;
- completare tutti i lavori previsti entro 36 mesi dalla data di inizio dei lavori.
Invece oggi è possibile locare un immobile, in uno dei comuni che aderiscono all’iniziativa, e pagare solo 12 euro l’anno. E cioè un euro al mese, senza sostenere i costi dell’acquisto.
Locazione ad un euro, ma come funziona?
Alcuni Comuni italiani mettono a disposizione delle famiglie alcune abitazioni completamente ristrutturate situate in piccoli paesini a rischio spopolamento. Con 1 euro al giorno di affitto per i primi 5 anni, le giovani famiglia con figli a carico possono trasferire la loro residenza in queste case.
Ad esempio il sindaco del Comune di Pedemonte, Roberto Carotta, uno di comuni più piccoli del vicentino ha deciso di acquistare delle vecchie abitazioni, ristrutturarle e renderle abitabili, affittandole, per coloro che decidono di abitare nel paese. O comunque per tutte le famiglie che si trasferiscono qui per ripopolare il paese.
Nelle abitazioni in questione, ad eccezione delle spese per l’energia elettrica e l’acqua, saranno installate delle pompe di calore e dei pannelli fotovoltaici per risparmiare sulle spese del gas. Le famiglie avranno un contratto di locazione per 5 anni ad un euro al mese. Ma trascorsi i termini dell’agevolazione i prezzi di queste casa saliranno sino ad una media di 200 – 250 euro al mese.
Un altro esempio di Paese che ha aderito all’iniziativa
Un altro comune che ha aderito all’iniziativa di chiama Ollolai e si trova in Sardegna. E’ un comune italiano di 1 177 abitanti della provincia di Nuoro in Sardegna. Antica sede di curatoria e centro principale dell’omonima Barbagia, il suo territorio si estende su una superficie di 2 734 ettari. Posto a 920 metri di quota, è il secondo comune più elevato della Sardegna
Presentare la domanda è molto semplice, anche perché le case si affittano e non si acquistano, quindi c’è meno burocrazia. Di solito non propri i comuni a rendere pubblici i bandi e i modi per fare richiesta di questo tipo di abitazioni. Infine vivere in un piccolo paese può essere una diversa esperienza di vita, un cambio totale soprattutto per chi vive nelle grandi città. E poi con lo smart-working ognuno è libero di lavorare proprio da dove vuole, anche in un piccolo paese.