Lavoro agile 2023 subirà delle modifiche dovute all’approvazione del decreto lavoro. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito, i dettagli.
Lavoro agile 2023, ulteriori proroghe
Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro. Si tratta di una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività Tuttavia ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento – economico e normativo – rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie
Un emendamento al decreto lavoro (D.L. 48/2023) approvato in Senato prevede delle proroghe al lavoro agile. Il termine ultimo per il lavoro agile con riguardo ai lavoratori dipendenti pubblici e privati affetti da patologie, sarà prorogato oltre il 30 giugno. La nuova data è spostata al 30 settembre 2023.
Lavoro agile, genitori con figli under 14
Anche per i lavoratori privati e genitori con figli under 14 sembra volersi prorogare il lavoro agile facendo slittare la scadenza al 31 dicembre 2023. Una modo di lavorare che sembra piacere alle famiglie, soprattutto alle donne che spesso devono conciliare il ruolo di mamma con quello di lavoratrice.
Ma anche in questo caso la possibilità è più legata ad un accordo privato tra le parti (lavoratore/datore di lavoro) che stipulano un accordo individuale purché l’altro lavoratore non sia beneficiario di misure di sostegno al reddito. Quindi questa proroga vale solo per il settore privato creando comunque una differenza tra lavoratori pubblici e privati.
Decreto lavoro, le informazioni aggiuntive
Il decreto lavoro ha però preso in esame anche diversi altri problemi.
- misure volte al rafforzamento dell’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
- incentivi per il lavoro delle persone con disabilità;
- un fondo da istituire per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative;
- la sottoposizione alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori domestici;
- il rifinanziamento dei centri di assistenza fiscale;
- innalzamento dei fringe benefits;
- un incremento del Fondo nuove competenze (per periodo di programma 2021-2027);
- specifiche misure per il settore dell’autotrasporto e il lavoro marittimo;
- la cassa integrazione guadagni in deroga per eccezionali cause di crisi aziendale e riorganizzazione.
Non resta che aspettare quelli che saranno gli effetti, anche dal punto di vista occupazionale, delle nuove regole approvato dal decreto lavoro.