Il diritto camerale viene versata da diversi soggetti economici regolarmente iscritti alla Camera di Commercio. Ecco quindi come e quanto si paga.
Diritto camerale 2023, scadenza il 30 giugno
Entro il 30 giugno occorre pagare il diritto camerale. Il diritto annuale è un tributo dovuto ad ogni singola Camera di Commercio da ogni impresa iscritta o annotata nel Registro delle imprese. Ma anche da ogni soggetto iscritto nel Repertorio delle notizie economiche e amministrative, Rea (a norma dell‘articolo 18, comma 4, della legge 29 dicembre 1993, n. 580 come modificato dall’articolo 1, comma 19, del D.lgs. 15 febbraio 2010, n.23) per le finalità previste dall’articolo 18 della stessa legge n. 580/1993 e successive modifiche). Tale articolo prevede che:
- i soggetti iscritti al Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) e le imprese individuali iscritte o annotate nel Registro delle imprese sono tenute al versamento del diritto annuale in misura fissa;
- gli altri soggetti iscritti nel Registro delle imprese sono tenuti al versamento del diritto commisurato al fatturato dell’esercizio precedente.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha confermato anche per quest’anno le aliquote e le fasce di fatturato, per le imprese che versano in base al fatturato e gli importi del diritto in cifra fissa. L’importo del diritto annuale non è frazionabile in rapporto alla durata dell’iscrizione nell’anno al Registro delle imprese.
Diritto camerale, quanto occorre pagare
Il diritto camerale come anticipato deve essere pagato entro il venerdì 30 giugno. Al pari delle altre imposte, anche il diritto camerale può essere differito entro i trenta giorni successivi alla scadenza ordinaria, previa maggiorazione dello 0,40 per cento dell’importo dovuto. La scadenza è in questo caso fissata al 31 luglio.
Tuttavia oltre al termini stabilito si può spontaneamente sanare la violazione beneficiando di una riduzione automatica sulle misure minime delle sanzioni applicabili. Si ricorre così al ravvedimento operoso entro un anno dalla scadenza del termine. In caso di mancato rispetto dei termini, sarà applicata una sanzione amministrativa, variabile dal 10% al 100% dell’ammontare del diritto dovuto, ai sensi del D.M. n. 54/2005.
Come effettuare il pagamento
Il versamento del diritto deve essere eseguito in unica soluzione tramite il modello di pagamento F24 con modalità telematica entro il 30 giugno; l’utilizzo del modello F24 consente di compensare il diritto nel caso in cui si vantino crediti per altri tributi e/o contributi.
Rientrano tra i soggetti obbligati al versamento dell’imposta dovuta alle Camere di Commercio:
- le imprese individuali;
- le società di persone e di capitali;
- i consorzi;
- gli imprenditori agricoli ed i coltivatori diretti;
- le unità locali e sedi secondarie di imprese con sede principale all’estero;
- i soggetti iscritti al R.E.
Oltre alla modalità di versamento con modello F24 è possibile procedere al pagamento del diritto dovuto attraverso la piattaforma pagoPA, strumento che garantisce a privati e aziende di effettuare pagamenti elettronici alla PA in modo sicuro ed affidabile, semplice ed in totale trasparenza nei costi di commissione.