L’assegno unico di giugno a breve sarà accreditato sui conti correnti di chi ne ha diritto. Ma questo mese dovrebbero esserci buone notizie sugli importi.
Assegno unico di giugno, cosa c’è di nuovo?
L’assegno unico è una misura molto gradita dalle famiglie italiane. Soprattutto quelle che hanno figli a carico e che devono sempre fare i conti con le spese giornaliere. Tuttavia per effetto della legge di bilancio sono previsti alcuni aggiornamenti negli importi:
- aumentano del 50% gli importi per i figli a carico di età inferiore a un anno.
- aumentano del 50% gli importi per i nuclei familiari con almeno tre figli, per ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, a condizione che abbiano un ISEE non superiore alla soglia di 40.000 euro, adeguata alle variazioni dell’indice del costo della vita
- aumenta del 50% la maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico,
- diventano definitivi gli aumenti degli importi per i figli disabili maggiorenni:
- ai nuclei con figli disabili senza limiti di età è corrisposto con importi fino a un massimo di 189,20 euro per ISEE inferiore o uguale a 16.215 euro;
- l’incremento delle maggiorazioni è confermato per l’anno 2023 e l’anno 2024
Assegno unico, l’utente sarà informato degli aggiornamenti
Tutti i beneficiari dell’assegno unico riceveranno una notifica tramite un messaggio e-mail o un sms. Qualora qualcosa non sia chiara è sempre possibile chiedere spiegazioni sul calcolo all’ente. E’ infatti sempre possibile recarsi presso la sede Inps più vicina, oppure contattare il Contact center per le informazioni necessarie.
L’INPS ha spiegato che gli aggiornamenti si sono resi necessari al fine di garantire una maggiore equità:
- variazioni della DSU;
- importi liquidati sulla base di valori di ISEE del nucleo familiare dichiarati, che però risultano incoerenti con i dati in possesso dell’ente competente a seguito di accertamenti;
- maggiorazioni degli importi spettanti per le mensilità di gennaio e febbraio 2023, tenuto conto del riconoscimento della rivalutazione legata all’aumento del costo della vita, come da circolare n.41 del 7 aprile 2023;
- liquidazione degli importi relativi alla settima e ottava mensilità di gravidanza, premio alla nascita, sulla base del valore dell’ISEE presentato entro 120 giorni dalla nascita del figlio;
- conguagli derivanti da operazioni di rettifica dell’ISEE 2022, eventualmente effettuate dai Centri di assistenza fiscale (CAF) successivamente al 31 dicembre 2022;
- eventuali recuperi della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori di cui all’articolo 4, comma 8, del decreto legislativo n. 230/2021, laddove non spettante in presenza di nucleo monogenitoriale, diverso comunque da quello vedovile che invece mantiene l’agevolazione per il quinquennio successivo alla data del decesso del genitore lavoratore;
Altri casi in cui saranno apportati gli aggiornamenti
Tra gli altri casi in cui sono previsti aggiornamenti ci sono:
- rideterminazione degli importi spettanti per effetto del riconoscimento delle maggiorazioni per soggetti disabili introdotte dal decreto-legge del 21 giugno 2022, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2022, n. 122;
- ricalcolo degli importi relativi ai nuclei familiari numerosi e per i figli successivi al secondo;
- ricalcolo degli importi dell’Assegno unico per i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza con rideterminazione della somma spettante al genitore non facente parte del nucleo ISEE del minore, sulla base di quanto previsto dall’articolo 7 del decreto legislativo n. 230/2021;
- importi riconosciuti con riferimento alle domande di Assegno unico presentate antecedentemente al 30 giugno 2022, con ISEE presentati entro il 30 giugno dello stesso anno e rate calcolate con importo al minimo, ovvero 50 euro per i figli minorenni e 25 euro per i figli maggiorenni.