L’assegno unico è un importante misura di sostegno per le famiglie più bisognose. Ma sembrano esserci dei nuovi aggiornamenti sugli importi, eccoli.
Assegno unico, l’aumento degli importi
L’assegno unico è una misura su cui si poggiano molti nuclei familiari. Per effetto della legge di bilancio e di nuovi aggiornamenti gli importi spettanti alle famiglie dovrebbero aumentare.
- aumentano del 50% gli importi per i figli a carico di età inferiore a un anno.
- aumentano del 50% gli importi per i nuclei familiari con almeno tre figli, per ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, a condizione che abbiano un ISEE non superiore alla soglia di 40.000 euro, adeguata alle variazioni dell’indice del costo della vita
- aumenta del 50% la maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico,
- diventano definitivi gli aumenti degli importi per i figli disabili maggiorenni:
- ai nuclei con figli disabili senza limiti di età è corrisposto con importi fino a un massimo di 189,20 euro per ISEE inferiore o uguale a 16.215 euro;
- l’incremento delle maggiorazioni è confermato per l’anno 2023 e l’anno 2024
Assegno unico, le altre novità
Il primo cambiamento è quello di estendere il bonus ai genitori vedovi, andando ad effettuare una maggiorazione già prevista dal comma 8 dell’articolo 4 del DL n. 230/2021. Si ricorda che dal primo marzo 2023, per coloro che hanno già trasmesso la domanda di assegno unico e universale all’INPS entro il 28 febbraio 2023 non è necessario ripresentarne una nuova.
L’assegno unico e universale figli ha un valore che varia da 189,20 euro a 54,05 euro al mese per ogni figlio minorenne nel 2023. Dai 18 ai 21 anni il contributo varia da 91,9 euro a 27 euro nel 2023. La tabella degli scaglioni Isee e l’aumento dell’assegno unico per le varie fasce:
- fino a 16.215 euro – 189,20 euro per ogni figlio minorenne.
- 21.620 euro – 162,15 euro per figlio minorenne.
- 27.025 euro – 135,13 euro per figlio minorenne.
- 32.430 euro – 108,10 euro per figlio minorenne
Alcuni ritardi nel mese di maggio
Alcune famiglie non hanno ancora ricevuto l’accredito per il mese di maggio. Questo mese arriverà in ritardo e c’è da aspettare fino al 30 maggio. Hanno ottenuto l’assegno nella fascia compresa tra il 10 e il 20 maggio coloro che non hanno modifiche sull’importo. Mentre secondo il nuovo calendario, il pagamento sarà dal 20 al 30 del mese per chi ha subito modifiche agli importi.
L’unico modo per sapere il giorno di accredito è controllare la data nel fascicolo previdenziale del cittadino. Basta collegarsi al sito dell’INPS una volta inserite le credenziali SPID, CIE o CNS e verificare la disposizione di pagamento. Una volta cliccato su “Prestazioni” e aver scelto “Assegno Unico” e il periodo di riferimento, compariranno tutti i dettagli del pagamento, data di accredito compresa.