In queste ore molte famiglie stanno ricevendo l’Assegno Unico e Universale e gli importi sono molto più elevati del solito. Cosa sta succedendo? C’é un errore dell’Inps? È necessario restituire gli importi?
Assegno Unico maggio 2023 perché cambiano gli importi?
Sono 512 mila le famiglie italiane che in queste ore riceveranno un importo maggiorato per l’Assegno Unico e Universale, il maggiore importo per ciascuna famiglia sarà di circa 272 euro. Non c’è però solo questa novità per l’Assegno Unico e Universale del mese di maggio 223, infatti per qualche famiglia c’è invece anche una brutta sorpresa, cioè 378 mila nuclei famigliari dovranno restituire in media 41 euro. Ecco perché e a cosa sono dovuti i ricalcoli Inps.
Per il mese di maggio 2023 la prima brutta sorpresa è stata l’erogazione in ritardo dell’Assegno Unico, infatti generalmente si percepisce a metà mese. Il ritardo è stato generato dalla necessità dell’Inps di effettuare il ricalcolo delle somme dovute. L’Inps con il Messaggio 1947 ha specificato che è stato necessario effettuare i riconteggi, questi tengono in considerazione i nuovi dati Isee inseriti e quindi le variazioni reddituali che vanno a incidere sull’entità dell’Assegno unico e Universale.
In base a quanto emerge la maggior parte dei nuclei riceve un importo maggiorato di circa 272 euro, mentre sono limitati i nuclei famigliari che devono restituire piccoli importi. L’Inps avverte che la restituzione non avverrà in unica soluzione, ma a rate quindi chi deve restituire non deve temere un importo mensile eccessivamente ridotto rispetto alle mensilità precedenti.
Come verificare i nuovi importi dell’Assegno Unico e Universale
Nel Messaggio si sottolinea che i nuclei che in questo mese riceveranno importi diversi riceveranno dall’Inps un sms o una e-mail in cui avranno comunicazione dei nuovi importi spettanti. Mentre dal 10 giugno 2023 accedendo al sito Inps con le proprie credenziali potranno verificare le modalità di ricalcolo dell’Assegno Unico e Universale.
Deve essere sottolineato che nel ricalcolo sono finiti anche gli importi erogati in favore di famiglie che avevano dichiarato un Isee difforme rispetto ai dati già in possesso dell’Inps. Eventuali recuperi riguardano, infine, la maggiorazione per genitori entrambi lavoratori ex articolo 4 del decreto legislativo n. 230/2021, laddove non spettante in presenza di nucleo monogenitoriale.
Deve invece essere sottolineato che il genitore rimasto vedovo per 5 anni potrà continuare a percepire la maggiorazione prevista in favore delle famiglie in cui lavorano entrambi i genitori.
Importi differenzi potrebbero inoltre emergere dalla presenza nel nucleo di persone disabili, infatti per queste persone sono state riconosciute ulteriori somme.
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