Approvato il Decreto lavoro, e la Meloni salta la conferenza stampa per spiegare tutto in un video. Ecco tutte le misure che sono state approvate.
Approvato il Decreto lavoro, il video che suscita polemiche
Primo maggio la festa dei lavoratori, ma la premier Giorgia Meloni porta tutti a discutere e approvare il Decreto lavoro. Spiega le motivazioni della sua scelta attraverso un video che ha fatto il giro di tutte le testate giornalistiche. Il video è diventato virale ed è servito come risposta alle varie contestazioni.
Circa 4 miliardi di euro sono stati destinati nel periodo compreso tra il primo luglio e il 31 dicembre 2023, all’incremento di 4 punti del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, raggiungendo i 6 punti per i redditi fino a 35 mila euro e i 7 punti fino a 25 mila euro.
E’ una buona notizia, visto che la scelta dovrebbe portare a circa 100 euro in più nella busta paga. Cercando così di aumentare il potere d’acquisto delle famiglie italiane. La premier Meloni ha così commentato il risultato ottenuto oggi: “Io sono molto fiera che il governo abbia scelto di festeggiare il primo maggio con i fatti e non con le parole e credo fosse dovuto un ulteriore sostegno ad un’economica che pur con difficoltà ci sta dando grandi soddisfazioni con una crescita superiore alle altre nazioni europee”.
L’assegno di inclusione sostituisce il reddito
Il Consiglio dei ministri ha approvato anche fringe benefit esentasse fino a 3 mila euro per i dipendenti con figli. Tra gli altri provvedimento approvati c’è l’assegno di inclusione che dovrebbe andare a sostituire il reddito di cittadinanza. Si tratta di una misura di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale.
L’assegno sarà rivolto solo alle famiglie che hanno minori, disabili, over 60 e potrà arrivare al massi a 500 euro. A tale somma si potranno aggiungere 280 euro mensili se la famiglia vive in un appartamento il locazione. Inoltre sarà erogato per diciotto mesi e potrà essere rinnovato, dopo uno stop di un mese, per un altro anno. Tra i requisiti ci sono appunto non avere un lavoro, essere residenti in Italia da almeno cinque anni ed avere un Isee non superiore a 9.360 euro.
Approvato il decreto lavoro, le misure
Il Governo proprio nel giorno della festa dei lavoratori ha puntato a diminuire proprio le tasse sul lavoro. Le imprese devono tornare ad assumere. Perché una famiglia va avanti solo se c’è un reddito sufficiente al proprio mantenimento. Tuttavia per le occupabili partirà dal primo settembre 2023 un progetto destinato alla formazione. La partecipazione a corsi di formazione, crescita professionale o progetti utili alla collettività diventerà elemento necessario per un beneficio pari a 350 euro al mese per dodici mesi e non è rinnovabile.
Infine per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato uno dei beneficiari dell’assegno di inclusione, sarà riconosciuto l’esonero del 100%, per dodici mesi, dei contributi previdenziali, nel limite di 8 mila euro annui. Ed infine si innalza da 10 mila a 15 mila euro la soglia delle prestazioni di lavoro occasionale per chi opera nel settore dei congressi, eventi, parchi divertimenti e stabilimenti termali.